I farmaci devono, per legge, essere confezionati in maniera particolare. Questo sia per renderli facilmente riconoscibili da chiunque, che per conservarli in modo corretto. In particolare poi ci sono farmaci che sono confezionati in modo da non poter essere facilmente assunti dai bambini; si tratta solitamente di sciroppi o confezioni in flacone, con il tappo che si apre solo dopo una corretta pressione laterale. In ogni caso il packaging dei farmaci deve sempre riportare chiare indicazioni sul contenuto e deve essere prodotto da aziende certificate, come quella di confezionamento farmaco Celvil packaging.
La confezione di un farmaco
Quando si tratta di confezionamento dei farmaci si fa una precisa distinzione: la confezione esterna e quella che viene a contatto con il farmaco. La scatola esterna è chiamata anche packaging secondario, in quanto non è utile per la conservazione del farmaco, ma deve comunque seguire alcune indicazioni di legge. Soprattutto per quanto riguarda ciò che viene scritto su questa parte del packaging, ossia la precisa indicazione del farmaco contenuto, quindi il suo nome tecnico e la quantità presente in ogni singola compressa o capsula. La legge prevede anche che ogni farmaco presenti sulla confezione esterna il numero di compresse contenute e la data di scadenza. Ricordiamo che quando si tratta di farmaci la data di scadenza indica precisamente il giorno entro cui il singolo prodotto può essere consumato in maniera sicura. Dopo tale data è bene conferire l’intera confezione presso i centri di raccolta differenziata dei farmaci, in quanto l’utilizzo di un farmaco scaduto potrebbe essere dannoso per la salute, oltre che portare a reazioni avverse. In alcuni casi i farmaci scaduti persona la loro efficacia, l’utilizzo è quindi fortemente sconsigliato.
La confezione interna
Il packaging secondario dei farmaci quindi serve solo come informazione sul contenuto; a livello di conservazione può essere utile a impedire gli urti alla confezione interna e l’accesso alla luce solare diretta, ma non svolge altro tipo di funzione sotto questo punto di vista. Il packaging primario dei farmaci è invece quello interno, che sta a contatto con il farmaco stesso e lo protegge dagli agenti esterni. Questo deve essere preparato in modo da preservare il farmaco, dall’umidità, dal passaggio di gas, dagli urti. Solitamente si utilizza per tale confezionamento del materiale plastico, che non trasferisce sostanze nocive al suo contenuto. Si sfruttano anche film metallici, che permettono di utilizzare più facilmente il farmaco e in alcuni casi sono necessari anche per eliminare la possibilità di passaggio della luce solare diretta. Solitamente all’interno della confezione è presente anche un foglio che riporta il metodo di somministrazione del farmaco, la posologia, gli ingredienti e il tipo di azione.
Come conservare i farmaci
Quindi il packaging dei farmaci permette di conservarli in maniera corretta, per poi utilizzarli a seconda delle indicazioni del medico, fino alla data di scadenza. Ricordiamo però che è consigliabile mantenere le confezioni di farmaci in locali idonei, in modo da evitare che si scaldino eccessivamente, che siano esposti alle intemperie, al gelo o all’umidità, salvo indicazioni specifiche per particolari farmaci. È quindi bene tenere le confezioni al buio e al fresco, con temperature vicine ai 15-25°C. Alcuni farmaci devono essere conservati in frigorifero, in genere dopo l’apertura del flacone o della fiala, per un ridotto periodo di tempo.