Come proteggersi dai virus informatici? A casa e negli uffici della Pubblica Amministrazione

ROMA – Come proteggersi dai virus informatici? A casa e negli uffici della Pubblica Amministrazione. In questi giorni la cronaca riporta l’attacco hacker alla Regione Lazio che ha paralizzato non solo il settore sanitario, e quindi le prenotazioni per i vaccini, le visite mediche e la stessa campagna vaccinale, ma tutte le attivitĆ  della Regione. Un blocco totale, senza precedenti, che forse sarĆ  risolto in due settimane. L’attacco ĆØ stato scoperto dalla Polizia Postale analizzando la Vpn, la rete virtuale utilizzata per accedere a un sistema informatico da un computer remoto. I criminali avrebbero utilizzato le credenziali di un dipendente per entrare nel sistema della Regione. Purtroppo in Italia ci sono interi settori che continuano a operare con funzionari che comunicano con dispositivi e mail personali. Gli hacker poi hanno usato un software per assumere il pieno controllo del sistema per eseguire operazioni piĆ¹ profonde. Infine un programma per criptare i dati e chiedere il riscatto.

L’ALLARME DI UNCEM

Comuni con server sotto la scrivania degli uffici, Bussone di Uncem: ā€œCloud e sicurezza dei dati pubblici, in due terzi di Italia si fanno solo con buona infrastruttura.Ā Se non arriva una buona banda ultralarga a tutti i Comuni, gratuita e non a mille euro lā€™anno a municipio come dettano oggi le regole del gioco, difficilmente il passaggio al cloud sarĆ  realtĆ . Nonostante i tentativi di molte Regioni di incentivare, anche con fondi Fesr, la migrazione dei dati sulla nuvola e lā€™uso di sistemi informativi piĆ¹ efficaci e sicuri, piĆ¹ semplici e remotizzati, il 75% dei 3850 Comuni montani italiani ha ancora il server sotto la scrivania. E mentre gli attacchi hacker stanno diventando sempre piĆ¹ frequenti e un problema di sicurezza nazionale, Uncem ĆØ molto preoccupataā€.

NEI COMUNI

ā€œI Sindaci, spesso i soli a decidere negli Enti, senza fibra e collegamenti certi, non toglieranno i server sotto le scrivanie. Che sono ancora troppo presenti e che comportano danni uguali a quelli di un attacco hacker in caso di mancanza di ridondanza e di eventi calamitosi, quali terremoti o alluvioni. I dati si perdono anche senza attacchi. Si perdono quando gli hard-disk sono fisici, sotto la scrivania. Uncem sostiene da tempo, con molte delle imprese che offrono i sistemi informativi ai Comuni e alla PA nei territori, che il passaggio al cloud sia necessario. Sempre che avvenga su server certificati Agid, che avvenga su piattaforme italiane e adeguatamente protette e controllate. La pubblica amministrazione, ad esempio con Lepida o CSI, ha fatto molto e bene su questoā€.

IN CLOUD

ā€œMa ancora, solo il 25 per cento dei Comuni montani ĆØ andato in cloud. E solo il 5 per cento ha scelto la fibra appena posata collegando i municipi. PerchĆ© mille euro lā€™anno per una connessione sono troppi. Sono problemi che stiamo affrontando con Mise e Dipartimento per la Transizione digitale e che spesso i Palazzi romani ignorano. Ma i dati custoditi a Sante Marie, a Balme o Dossena, non sono meno importanti di quelli di un Municipio di Roma o di un quartiere di Milano. Se vogliamo veramente proteggere i dati, garantiamo buona e gratuita infrastruttura di rete pubblica agli Enti locali. Facciamolo in fretta e senza costi per i Comuni. Che cosƬ non avranno piĆ¹ quelle che oggi non sono delle scuse, bensƬ adeguate preoccupazioni. Se non ho la connessione, il dato non lo scarico, ricorda il Sindaco. E come dargli torto. Questo Paese, anche sul cloud e sui sistemi informativi web based, ha bisogno di tenere insieme tutti, non lasciando alcun Ente e alcuna Amministrazione indietroā€œ. Conclude Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

A CASA NOSTRA

Come proteggersi dai virus informatici? Questa ĆØ una domanda che spesso ci poniamo in un mondo sempre piĆ¹ digitale. Nella vita informatica di tutti noi ĆØ sempre piĆ¹ presente il rischio di contrarre dei virus. Oppure di ritrovare elementi potenzialmente indesiderati, i cosiddetti ā€œprogrammi spazzaturaā€œ, allā€™interno del nostro sistema. La sicurezza di un PC non ĆØ fatta dal solo utilizzo di un prodotto antivirus, ma anche da una serie di controlli periodici. Questi dovrebbero essere effettuati da una persona fisica, in modo da fornire un ulteriore supporto, sia tecnico sia pratico, rispetto a quanto normalmente offerto da un qualsiasi altro prodotto a pagamento. Infatti questi controlli spesso consentono di verificare non solo la presenza o meno di elementi malevoli in un PC, ma anche la qualitĆ  delle sue prestazioni. NonchĆ© lā€™integritĆ  fisica delle sue componenti. Questa ĆØ la caratteristica che differenzia una protezione standard (acquistabile ovunque) da una protezione gestita. Elementi tecnici rafforzati dallā€™insostituibile elemento umano.

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