AVIGLIANA – Come integrare la pensione è un tema che interessa molte persone. Parliamo dunque di previdenza complementare con il team dell’agenzia Reale Mutua Assicurazioni Prati e Fasci. Circa nove milioni di italiani hanno scelto durante la vita lavorativa di accantonare regolarmente una parte dei propri risparmi con la previdenza complementare. Un modo per ottenere una pensione aggiuntiva rispetto a quella corrisposta dalla previdenza obbligatoria a fine carriera lavorativa. Le stime prevedono che le forme pensionistiche complementari nel 2022 siano in crescita rispetto alla fine del 2021. Nonostante nei primi tre mesi di quest’anno le forme complementari abbiano risentito degli alti e bassi dei mercati finanziari, una valutazione negli ultimi dieci anni vede comunque i rendimenti medi annui positivi nei vari fondi.
L’AGENZIA REALE MUTUA ASSICURAZIONI PRATI E FASCI CI SPIEGA CHI PUÒ ADERIRE ALLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
All’agenzia Reale Mutua Assicurazioni Prati e Fasci ci spiegano che alla previdenza complementare possono aderire tutti i lavoratori in modo volontario. È possibile farlo in base ad accordi collettivi di lavoro definiti per uno specifico settore, per azienda o territorio. I quali individuano il fondo pensione di riferimento negoziale, aperto o preesistente a cui aderire e la misura minima della contribuzione. I lavoratori dipendenti poi, oltre al contributo versato, possono beneficiare anche del contributo del datore di lavoro. Per i neo assunti nel settore privato è possibile scegliere con esplicita adesione nei primi sei mesi dall’assunzione se lasciare il trattamento di fine rapporto,TFR, alla previdenza complementare oppure in azienda. Nel caso di mancata scelta si viene iscritti con tacita adesione alla forma pensionistica collettiva individuata dal contratto nazionale di lavoro o dall’accordo aziendale.
DOVE ADERIRE ALLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
L’adesione collettiva a un fondo pensione aperto può essere effettuata nella sede di lavoro, dei sindacati che hanno sottoscritto l’accordo o dei patronati e CAF incaricati dalla società. L’adesione a un fondo pensione negoziale o a un fondo pensione preesistente può avvenire nella sede di lavoro, del fondo pensione, dei sindacati che hanno sottoscritto l’accordo o dei patronati e CAF incaricati dal fondo. Infine si può aderire a un fondo pensione aperto o a un PIP nelle sedi delle società che li hanno istituiti o tramite i soggetti incaricati dalle stesse.
LE DIVERSE FORME PENSIONISTICHE
La previdenza complementare abbraccia diverse forme pensionistiche. Dai fondi pensione negoziali, ovvero le forme pensionistiche complementari istituite nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale, aziendale o territoriale. Ai fondi pensione aperti istituiti da banche, assicurazioni, società di gestione del risparmio, SGR, e società di intermediazione mobiliare, SIM, a cui si può aderire su base individuale e collettiva. Infine vi sono i piani individuali pensionistici di tipo assicurativo, PIP, a cui è possibile aderire solo su base individuale.
DA COSA DIPENDE L’AMMONTARE DELLA PENSIONE INTEGRATIVA
In Italia un sistema di forme pensionistiche raccoglie il risparmio previdenziale e, al momento del pensionamento, permette di ricevere una pensione integrativa. L’ammontare di quest’ultima dipende dalle somme versate nel tempo alla forma pensionistica complementare, dagli anni di contribuzione, dai costi sostenuti. Infine dai rendimenti ottenuti, al netto della tassazione, con l’investimento sui mercati finanziari delle somme versate.
Il team della Reale Mutua Assicurazioni Prati e Fasci è disponibile per informazioni nelle sedi di Avigliana, Almese, Sant’Antonino di Susa, Condove, Sant’Ambrogio di Torino, Bussoleno, Susa e Giaveno. Visitate il sito internet.
