Come cambiare l’olio motore: alcuni consigli pratici

L’olio motore è un fluido speciale, che assolve al compito di lubrificare i componenti del motore, ottimizzando il loro funzionamento e la loro durata di servizio. Questo fa capire l’importanza di un controllo regolare e di una sostituzione a tempo debito di questo liquido.

L’olio motore è costituito da una base che può essere minerale o sintetica, alla quale vengono aggiunti degli additivi speciali fino ad una percentuale massima del 30%. Tali additivi, impedendo la formazione di residui vari e di schiuma, contribuiscono alla diminuzione della forza d’attrito ed ostacolano l’ossidazione.

Sulle etichette delle confezioni di olio motore in commercio spiccano in modo particolare delle marcature, il cui significato può, forse, non essere chiaro a tutti. Vediamo pertanto di spiegare cosa significa la marcatura degli oli motore. Per prima cosa, queste marcature si riferiscono ai criteri di classificazione dell’olio, in base alla viscosità e composizione chimica.

1) SAE (Society of Automotive Engineers). Questa marcatura è in connessione col grado di viscosità dell’olio a seconda della temperatura. Come viscosità si definisce la resistenza di un fluido in scorrimento, quale conferita dalla forza di coesione delle molecole. Un’alta viscosità implicherà che un olio si sposta più lentamente. In virtù di questo parametro gli oli vengono distinti in: oli invernali, estivi e per tutte le stagioni. Sulla base di questa distinzione si utilizzano anche le cifre di marcatura, per cui più alta è la cifra, maggiore sarà la temperatura con cui l’olio funzionerà in modo ottimale. Gli oli invernali vengono contraddistinti tramite una marcatura di tipo alfanumerico 5W, 20W, in cui la lettera W chiaramente rappresenta l’iniziale della parola inglese “winter” (inverno). Gli oli adatti a tutte le stagioni sono invece caratterizzati da una doppia marcatura 10w40 o 5w30.

Concretamente, il primo numero definisce la capacità di scorrimento del fluido a freddo, mentre il secondo si riferisce alla capacità di scorrimento alle normali temperature di esercizio del motore.

2) API. Secondo la categorizzazione proposta dall’“American Petroleum Institute”, gli oli si distinguono nei gruppi seguenti:

a) S (service), per i veicoli a benzina.

b) C (commercial) per i veicoli a diesel. Nelle marcature per gli oli diesel possono poi comparire le lettere 2 o 4, che si riferiscono rispettivamente ai motori a due e a quattro tempi.

In base alle peculiarità dei vari motori, usando le lettere dell’alfabeto, si procede poi ad ulteriori differenziazioni. Va infine fatta menzione della marcatura EC (Energy Conserving), recentemente introdotta per un tipo di olio motore adatto alle auto di ultima generazione.

3) ACEA. L’ “European Automobile Manufactures Association” suddivide a sua volta gli oli in tre categorie in virtù del loro funzionamento, adottando una marcatura di tipo alfanumerico.

a) A/B. Per i motori diesel e a benzina.

b) C. Per motori con catalizzatore o filtri particolari.

c) E. Per i veicoli cargo o veicoli speciali con motore a diesel.

Le cifre che accompagnano le lettere si riferiscono alla generazione ed alla struttura del motore, cui l’olio è adatto, mentre la cifra col trattino va letta come riferita all’anno di emissione sul mercato del prodotto.

Vale sempre la pena di ribadire che si devono preferibilmente scegliere gli oli raccomandati dal produttore. Nel caso questi non siano disponibili, occorrerà informarsi attentamente circa la compatibilità degli altri fluidi. Mescolare oli di produttori diversi, con gradi di viscosità differenti, non è consigliabile e può causare seri danni al motore.

L’olio motore deve essere cambiato una volta raggiunta la soglia dei 10.-15.000 km di percorrenza, o almeno una volta all’anno. Si tratta comunque di valori relativi, dal momento che molto dipende dallo stile di guida ed anche dalla qualità delle strade percorse. Se ad esempio il veicolo viene frequentemente utilizzato per il trasporto di carichi elevati su delle strade sterrate, è chiaro che gli intervalli di sostituzione dell’olio si ridurranno. Anche l’uso di un carburante di scarsa qualità, contenente particelle impure, contribuirà a deteriorare più velocemente la qualità dell’olio motore in circolo. Un aumento inconsueto delle emissioni di sostanze inquinanti ed un innalzamento inaspettato dei consumi di carburante sono i segnali più evidenti che è giunto il momento di cambiare l’olio.

Il cambio dell’olio, non essendo un’operazione particolarmente complicata, può essere effettuato in modo autonomo nel garage di casa. Insieme all’olio si raccomanda anche di sostituire il relativo filtro dell’olio.

Per compiere questo lavoro occorrerà avere a portata di mano quanto segue:

• Olio motore (possibilmente, della marca consigliata dal produttore).
• Nuovo filtro dell’olio.
• Occhiali di sicurezza e guanti di gomma, ai fini di evitare che questa sostanza entri in contatto con gli occhi e la pelle.
• Una vaschetta ed un imbuto, che serviranno a raccogliere l’olio combusto.
• Un cric o un cavalletto.
• Una chiave a bussola, per il tappo di scarico della coppa dell’olio.
• Uno straccio

• Un’apposita chiave per il filtro dell’olio.

Ecco concretamente come cambiare l’olio motore:

• Parcheggiare l’auto su una superficie piana, col freno tirato ed il motore spento. Dopo aver fatto raffreddare l’olio qualche minuto, sollevare l’auto avvalendosi del cric e dei cavalletti.
• Individuare la posizione del tappo dell’olio e procedere a svitarlo.
• Individuare sotto l’automobile la posizione del tappo della coppa e svitarlo, essendosi premuniti di porre l’apposita bacinella di raccolta dell’olio esausto.
• Dopo che tutto l’olio è fuoriuscito, individuare la posizione del filtro dell’olio per poi procedere a smontarlo avvalendosi dell’apposita chiave, che andrà ruotata in senso antiorario.
• Pulire la sede di montaggio del filtro e versare un po’ d’olio sulla guarnizione del nuovo filtro.
• Avvitare con attenzione il nuovo filtro, avvitando poi di nuovo il tappo di scarico della coppa dell’olio.
• Usando un imbuto, versare il nuovo olio nell’apposito serbatoio, misurandone il livello con l’apposita asta ogni due litri di riempimento.
• Dopo aver raggiunto il livello necessario, riposizionare il tappo dell’olio.
• Accendere il motore per circa dieci minuti, per poi controllare ancora il livello dell’olio nel serbatoio con l’asta. Se necessario procedere con un ulteriore rabbocco.
• Pulire l’olio versato nel motore, appurando che non vi siano perdite.

L’olio combusto va rigorosamente raccolto in un apposito contenitore e consegnato in una stazione di servizio o in un punto di raccolta: esso non deve essere mai disperso nell’ambiente.

Fonti di informazione:
Cosa significa la marcatura degli oli motore – pezzidiricambio24.it
Come cambiare l’olio motore – shell.it