Come andrà la Borsa oggi? Il rally americano

Borsa Oops Tech termometro

OOPS 1

MILANO – Come andrà la Borsa di oggi?

BORSA OGGI

BORSA ITALIANA (Milano)

BORSA AMERICA NORD (NYSE)

BORSA SVIZZERA (SIXì)

LA BORSA SETTIMANALE A CURA DEL CENTRO STUDI OOPS TECH

Per la giornata odierna, venerdì 14 Ottobre 2022, ci aspettiamo una sessione volatile con maggiore possibilità di virare sul positivo. I Mercati nella sessione europea potrebbero muoversi in un trading range molto volatile, con una maggior probabilità di range positivo. Nella sessione asiatica registriamo benchmark azionari in salita, il dollaro si è mosso in un range molto volatile, il treasury è sceso come anche petrolio e oro.

Cosa si intende per:

  • Lateralità: quando il mercato si muove in territorio positivo e negativo senza una chiara direzione, ovvero quando domanda ed offerta si equiparano.
  • Lateral negativa: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio negativo, ovvero avranno prevalenza i venditori.
  • Lateral positiva: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio positivo, ovvero avranno prevalenza i compratori.
  • Positiva: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei compratori.
  • Negativa: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei venditori.

LA CHIUSURA DELLA SETTIMANA

I futures sulle azioni europee indicano un’apertura in rialzo, sulla base dei guadagni di giovedì dopo i dati sull’inflazione core statunitense, più alti del previsto, e le speculazioni su una potenziale inversione di rotta del governo britannico sui controversi piani di riduzione delle tasse.​ ​Il mercato sta scontando proprio questa possibile inversione di rotta con l’incognita che sia nuovo Primo Ministro che il Cancelliere siano in balia degli eventi e senza il giusto controllo della situazione fiscale.​​Anche i titoli statunitensi hanno messo a segno una massiccia inversione di tendenza giovedì, ponendo fine a una striscia di sei giorni di perdite, dopo che i dati sull’IPC hanno rafforzato le aspettative che la Fed continuerà ad aumentare i tassi di interesse nei prossimi mesi. Cominciano a sentirsi i primi analisti che modificano le previsioni a 100 punti base per la prossima riunione del 2 Novembre, noi rimaniamo ancora ai dati analizzati: i FED-Funds al momento prezzano ancora 75 punti base.​

IL RALLY AMERICANO

Il rally di Wall Street viene seguito dal rally delle borse asiatiche, con la borsa di Tokyo che balza del 3,3% circa e la borsa di Hong Kong che vola fino a +3,8%. La borsa di Shanghai è in progresso di oltre il 2%, Sidney +1,75%, Seoul +2,3%. Solidi anche i rialzi dei futures Usa, con quelli sul Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq che mettono a segno un rialzo di mezzo punto percentuale. L’indice S&P 500 ha oscillato in particolare durante la sessione di ieri all’interno della forchetta di trading più ampia dal marzo del 2020, mentre il Dow Jones è rimbalzato di oltre 1.300 punti dai minimi intraday testati nelle ore precedenti. L’incredibile recupero di Wall Street è stato il quinto più forte della storia dello S&P 500 e il quarto più sostenuto per il Nasdaq. Il Dow Jones ha chiuso così in rally di 827,87 punti (+2,83%), a 30.038,72 punti, dopo essere scivolato di più di 500 punti durante le contrattazioni; lo S&P 500 è balzato del 2,60% a 3.669,91, interrompendo una scia negativa che durava da sei sedute, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato il 2,23% a quota 10.649,15. Ovviamente fa tutto gioco al Dollaro molto sostenuto in tutti i ribassi che abbiamo visto negli ultimi tempi.​

IL DOLLARO È RIMASTO IN RANGE CON PICCHI DI VOLATILITÀ NELLA SESSIONE ASIATICA

Oggi ci aspettiamo un alleggerimento delle posizioni short di copertura post rilascio IPC. Questo potrebbe causare volatilità e riposizionamento degli operatori. ​ Chiaro è che, come diciamo da giorni, il trend in atto è sempre più solido.​ ​I rendimenti del Treasury sono scesi nella sessione asiatica dopo che al rilascio dei dati IPC aveva fatto schizzare il rendimento ai massimi del 2022.​ ​Secondo lo strumento FedWatch del CME, gli operatori dei futures sui Fed funds hanno valutato una probabilità del 98,6% che la Federal Reserve alzi il tasso di interesse di 75 punti base, o tre quarti di punto percentuale, in un intervallo compreso tra il 3,75% e il 4% il 2 novembre.​

IL NOSTRO PENSIERO

Noi pensiamo che a Febbraio i tassi di interesse statunitensi potrebbero salire al 5%-5,25% sull’attuale base di calcolo degli aumenti previsti.​ Un tasso sui fed-funds del 5% sarebbe negativo per le azioni e gli utili e porterebbe a un maggiore sell-off delle obbligazioni (Centro Studi OOPS Tech).

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