Come andrà la Borsa oggi? I mercati azionari europei potrebbero aprire in leggero rialzo

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OOPS 1

MILANO – Come andrà la Borsa di oggi?

BORSA OGGI

BORSA ITALIANA (Milano)

BORSA AMERICA NORD (NYSE)

BORSA SVIZZERA (SIXì)

L’ALTALENA

I mercati azionari europei potrebbero aprire in leggero rialzo dopo i ribassi dei giorni scorsi. Ci aspettiamo per la sessione europea un rimbalzo tecnico anche se i mercati sono destinati a scendere nel breve termine. In un periodo come quello attuale di stretta quantitativa, in cui si è perso il «più grande acquirente di asset», il governo americano, e quindi l’illiquidità lavora contro gli investitori. Il macro Driver in questo momento è la velocità con cui i tassi obbligazionari salgono: più velocemente entriamo in uno scenario recessivo tecnico e più velocemente il Treasury a 10 anni si muoverà.

Quindi vediamo una possibile sofferenza dei mercati nel breve termine e ad ogni correzione tecnica al rialzo ci prepareremo operativamente come desk per lavorare lo scenario di debolezza del periodo. Il dollaro ha dato tregua durante la sessione asiatica. Il dollaro si è stabilizzato durante la sessione asiatica, per la giornata di oggi i mercati valutari potrebbero essere «più tranquilli» dopo i vari aggiustamenti dei giorni scorsi post aggiornamenti delle banche centrali.

Nel breve termine comunque la forza del dollaro tornerà a farsi sentire in maniera prepotente: secondo le ultime indicazioni di Powell i tassi saliranno ancora di molto. Non dimentichiamoci che al confine con l’Europa c’è una guerra che spinge la «ricchezza» a mettersi al sicuro. L’Euro non è considerata valuta sicura in questo scenario. Da tenere d’occhio il Giappone ed il differenziale dei tassi di interesse; andremo a vedere se la BoJ o il Ministro interverranno per sostenere il JPY. Permangono tutte le condizioni che portano ad un unico pensiero: recessione controllata che infliggerà pesanti perdite da un punto di vista economico al mondo intero. In Italia si stima che nel 2023 potrebbero chiudere dalle 125 mila alle 200 mila aziende causa aumento dei costi e relativa insolvenza…fallimento.

La cosa che più spaventa investitori istituzionali e privati è proprio l’espressione “Recessione Controllata”. Chi la controllerà? Le Banche Centrali? I Governi? E siamo realmente sicuri che siano in grado di controllarla o il vero pericolo e che ne perdano il controllo? Se siamo arrivati ad una situazione critica, tutto fa pensare che in questi anni, non abbiano avuto grandi capacità di controllo, ma la speranza è l’ultima a morire. Consiglio del nostro centro studi per chi volesse crearsi una vision più ampia è quello di fare ricerche e studi in merito a quanto accaduto durante l’ultima recessione mondiale e come hanno reagito Banche, Governi e cittadini. (Centro Studi OOPS Tech)

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