Come andrà la Borsa oggi? Criptovalute e Stati sostenitori

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MILANO – Come andrà la Borsa di oggi?

BORSA OGGI

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BORSA AMERICA NORD (NYSE)

BORSA SVIZZERA (SIXì)

LA BORSA SETTIMANALE A CURA DEL CENTRO STUDI OOPS TECH

Per la giornata odierna, Mercoledì 11 gennaio 2023 ci aspettiamo una sessione con tendenza positiva. I Mercati nella sessione europea potrebbero muoversi in un trading range positivo. Cosa si intende per:

  • Lateralità: quando il mercato si muove in territorio positivo e negativo senza una chiara direzione, ovvero quando domanda ed offerta si equiparano.
  • Lateral negativa: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio negativo, ovvero avranno prevalenza i venditori.
  • Lateral positiva: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio positivo, ovvero avranno prevalenza i compratori.
  • Positiva: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei compratori.
  • Negativa: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei venditori.

CRIPTOVALUTE E STATI SOSTENITORI

Il 2022 non è stato un grande anno per le criptovalute. Tuttavia, anche in mezzo al crollo del mercato e ai ripetuti attacchi pubblici al settore, alcuni Stati hanno deciso di supportarle.

Brasile

Il 2021 è stato l’anno di adozione di massa in Brasile, ma è stato il 2022 a stabilire il quadro normativo. Jair Bolsonaro, ex presidente del Brasile, ha firmato una legge che legalizza l’uso delle criptovalute come metodo di pagamento all’interno del Paese. Il disegno di legge non rende le criptovalute moneta legale, come in El Salvador, ma introduce la definizione legale di valute digitali e stabilisce un regime di licenze per i fornitori di servizi di asset virtuali. La proposta di legge è arrivata al momento giusto. Il numero di società che detengono criptovalute in Brasile ha raggiunto nuovi record: l’autorità fiscale del Paese ha registrato 12.053 organizzazioni uniche che hanno dichiarato criptovalute nei loro bilanci nell’agosto 2022. Attualmente gli investitori istituzionali e retail negoziano 11 exchange-traded fund (ETF) con esposizione alle criptovalute sulla Borsa brasiliana.

Gran Bretagna

La Gran Bretagna, nonostante il periodo non proprio facile che si trova d affrontare, non ha mai smesso di lavorare alla regolamentazione delle criptovalute. Il Regno Unito ha ribadito l’intenzione di diventare un hub globale per le criptovalute. Ha ampliato la regolamentazione delle stablecoin e ha coniato un nuovo termine: Digital Settlement Assets (DSA). Il disegno di legge autorizzerà il Tesoro a regolamentare i DSA, compresi i pagamenti, i fornitori di servizi e gli accordi di insolvenza. Il disegno di legge sulla criminalità economica e la trasparenza aziendale, presentato a maggio, proponeva di creare poteri per sequestrare e recuperare più rapidamente e facilmente i beni in criptovalute. L’Alta Corte di Giustizia di Londra, l’analogo più vicino alla Corte Suprema degli Stati Uniti, ha stabilito che gli NFT rappresentano una “proprietà privata”.

El Salvador

La nazione di El Salvador lo scorso ha presentato un disegno di legge che conferma il piano del governo di raccogliere 1 miliardo di dollari da investire nella costruzione di una “città Bitcoin”. Da allora, però, non si hanno notizie, tutto tace. Il Paese rimane però,  un laboratorio cruciale per l’adozione dei Bitcoin. Secondo il ministro del turismo salvadoregno Morena Valdez, l’industria del turismo in El Salvador ha registrato un’impennata di oltre il 30% dall’adozione della legge sui Bitcoin nel settembre 2021. All’inizio del 2022, uno studio condotto dal National Bureau of Economic Research (NBER) ha mostrato che il 20% delle imprese ha iniziato ad accettarli come metodo di pagamento.

Repubblica Centrafricana

Ad aprile, la Repubblica Centrafricana, che conta 5 milioni di abitanti, è diventata la prima nazione del continente a legalizzare l’uso delle criptovalute nei mercati finanziari. La legge sulle criptovalute, approvata all’unanimità dai legislatori, ha permesso ai commercianti e alle imprese di effettuare pagamenti in criptovalute e di dare spazio ai pagamenti delle tasse in criptovalute attraverso enti autorizzati. A luglio è stata lanciata la moneta digitale della banca centrale locale (CBDC), Sango Coin, con l’obiettivo di raccogliere quasi 1 miliardo di dollari nel corso del prossimo anno. Finora, tuttavia, sono stati venduti solo 1,66 milioni di dollari della moneta.

Emirati Arabi Uniti

Gli Emirati Arabi Uniti si sono mossi da subito per creare un ambiente normativo attraente per gli investitori globali. A marzo Dubai ha istituito un quadro giuridico per le criptovalute volto a proteggere gli investitori e a “progettare gli standard internazionali tanto richiesti” per la governance del settore. L’Autorità di regolamentazione dei beni virtuali di Dubai (VARA), di recente costituzione, ha ottenuto poteri esecutivi nelle zone di sviluppo speciale e nelle zone franche dell’Emirato, ad eccezione del Dubai International Financial Centre. A luglio, Dubai ha lanciato la Dubai Metaverse Strategy, che mira a trasformare l’Emirato in una delle prime 10 economie metaverse del mondo. Quest’anno sarà ancora più interessante per la regolamentazione delle criptovalute, con la corsa al primo quadro normativo completo sul settore negli Stati Uniti e la potenziale liberalizzazione a Hong Kong e in Corea del Sud. Siamo sicuri, che ai lettori più attenti, non è sfuggito un dettaglio. Si tratta di paesi ritenuti Paradisi Fiscali, che più che regolamentare per un bene comune mondiale, stano creando regole interne proprie per attrarre gli ingenti capitali in criptovalute (Centro Studi OOPS Tech).

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