Come andrà la Borsa oggi? Criptovalute e regolamentazione

Borsa Oops Tech termometro

OOPS 1

MILANO – Come andrà la Borsa di oggi?

BORSA OGGI

BORSA ITALIANA (Milano)

BORSA AMERICA NORD (NYSE)

BORSA SVIZZERA (SIXì)

LA BORSA SETTIMANALE A CURA DEL CENTRO STUDI OOPS TECH

Per la giornata odierna, Lunedì 17 Ottobre 2022, ci aspettiamo una sessione volatile con la probabilità di leggera negatività. I Mercati nella sessione europea potrebbero muoversi in un trading range molto volatile, con una maggior probabilità di range positivo. Nella sessione asiatica registriamo benchmark azionari in discesa, il dollaro come il treasury è sceso, il petrolio e l’oro sono aumentati. Da martedì a giovedì approfondiremo i temi trattati successivamente per poi lasciare al venerdì lo spazio alla chiusura settimanale delle borse mondiali e agli eventi più significativi. Come di consueto ogni mattina il nostro termometro ci aiuterà a capire in che direzione (trend) andrà il mercato nella sessione mattutina (9 – 12:30) con un indice di affidabilità del 90%.

Cosa si intende per:

  • Lateralità: quando il mercato si muove in territorio positivo e negativo senza una chiara direzione, ovvero quando domanda ed offerta si equiparano.
  • Lateral negativa: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio negativo, ovvero avranno prevalenza i venditori.
  • Lateral positiva: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio positivo, ovvero avranno prevalenza i compratori.
  • Positiva: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei compratori.
  • Negativa: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei venditori.

LE PILLOLE DELLA SETTIMANA

Cripto e regolamentazione

L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha presentato un nuovo quadro di trasparenza fiscale globale per la segnalazione e lo scambio di informazioni sulle criptovalute. Queste ultime sono diverse dai prodotti finanziari tradizionali, in quanto possono essere trasferiti senza intermediari come le banche, incrementando le possibilità del loro utilizzo nell’evasione fiscale, ha affermato l’organizzazione in una nota lunedì scorso. Le criptovalute non sono coperte dall’ambito del Common Reporting Standard, progettato per prevenire l’evasione fiscale internazionale. Gli sviluppi delle criptovalute hanno ridotto la visibilità delle amministrazioni fiscali sulle attività rilevanti ai fini fiscali svolte nel settore, aumentando la difficoltà di verificare se le passività fiscali associate siano adeguatamente segnalate e valutate.

UK ci ripensa

Il primo ministro britannico Liz Truss ha annullato la promessa di annullare l’aumento dell’imposta sulle società che era stato fatto dal suo predecessore Boris Johnson. L’annuncio di oggi si aggiunge a quello di settimana scorsa in cui era stato fatto dietrofront sull’abolizione dell’aliquota più alta sui redditi. Il mancato annullamento dell’aumento delle tasse sulle società dovrebbe permettere di risparmiare circa 18 miliardi di sterline entro il 2026. Sempre oggi il ministro delle finanze Kwasi Kwarteng è stato licenziato dopo meno di sei settimane di lavoro. Al suo posto arriva Jeremy Hunt. “Voglio un’economia fatta di tasse basse, salari alti e crescita elevata. Quella missione rimane”, ha assicurato Liz Truss nel corso della conferenza stampa tenuta nel pomeriggio a Downing Street.

Le prospettive economiche si fanno sempre più fosche. Non usa mezzi termini il numero uno della Bce, Christine Lagarde, a margine della audizione alla commissione Affari economici del Parlamento europeo. La presidente della Bce ha sottolineato anche che l’eurozona non è in recessione e lo strumento migliore per combattere l’inflazione è l’aumento dei tassi. Per Lagarde è importante che la politica di bilancio si focalizzi sugli aiuti ai più poveri. L’aumento dei tassi, ha proseguito, resta lo strumento migliore per ancorare le aspettative di inflazione e “alla Bce continueremo fino a quando raggiungeremo l’obiettivo del 2% di inflazione nel medio termine”.

Poi ha aggiunto: “Le conseguenze economiche della guerra in Ucraina  per l’area euro hanno continuato a farsi sentire dal nostro ultimo incontro in giugno e le prospettive si fanno più fosche. Allo stato attuale prevediamo di aumentare ulteriormente i tassi di interesse nei prossimi incontri per smorzare la domanda e prevenire il rischio di un persistente spostamento al rialzo delle aspettative di inflazione(Centro Studi OOPS Tech).

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