Chiusa di San Michele oggi, nonostante le nuvole, ha il Gusto di Meliga

CHIUSA S.MICHELE – Eccoci alla terza settimana di settembre e al “Gusto di Meliga” che fa rima con Chiusa di San Michele. Certo il tempo non ha aiutato molto, ma oggi, domenica 16 settembre, l’esposizione si è presenta comunque importante con uno spiker d’eccezione che saluta il pubblico: il sindaco Fabrizio Borgesa. Qui alla Chiusa c’è il mais, e questo prodotto vuol dire Meliga. In particolare questa fiera è riuscita negli anni a crescere sempre più, evolvendosi dalla condizione di piccola sagra di paese trasformandosi in una vera e propria manifestazione in grado di coinvolgere diversi interessi con sport, musica, eventi culturali, tradizioni e buon cibo.

 

FINO A SERA

In piazza e nelle vie tra le bancarelle enogastronomiche e d’artigianato c’è quella che arriva da Condove di Katya e Paolo dei IJ Canestrei ‘D Flaminia.  “Nonostante l’urgano della prima mattina tutto si sta svolgendo al meglio con una buona partecipazione – dicono i due – il “Pan ed Melia” e i canestrelli piacciono e sono  il prodotto principale di questa giornata”. Fino a sera c’è aperto il Museo delle tradizioni e una bella mostra fotografica, la banda musicale itinerante, i giochi per i bambini e altre attrattive.

LE PASTE DI MELIGA

Le paste di meliga del Gusto di Meliga di Chiusa San Michele (in piemontese paste ‘d melia) sono un biscotto frollino tipico del Piemonte. In particolare, del cuneese, del biellese e bassa Valsusa. Sono dolci a base di farina di frumento, farina di antico mais piemontese (melia o meira in piemontese), burro, zucchero, miele, uova, e scorza di limone. Di origine antica, si vuole che siano nati per necessità di fronte ad un cattivo raccolto che aveva fatto salire alle stelle il prezzo del frumento. I fornai cominciarono quindi a mescolare il fior di farina, oggi definito farina 00. Anche con il fumetto di mais, cioè con la farina ricavata dal mais macinata finissima, del tipo non utilizzabile per la polenta ma destinata a confezionare dolci. La peculiarità della macinazione molto fine favorisce la realizzazione di un biscotto dal gusto particolarmente definito e di struttura molto friabile.

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