Chiusa di San Michele, l’amministrazione: “La tassa sui rifiuti è rimasta invariata”

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Pio GommeCHIUSA DI SAN MICHELE – L’amministrazione di Chiusa di San Michele risponde all’opposizione che l’ha accusa di aver promesso una diminuzione delle tasse mai avvenuta. Si parla della raccolta dei rifiuti. Tema molto complesso sul quale il sindaco Fabrizio Borgesa spiega molti aspetti. “Il calcolo della tassa rifiuti si basa su un principio molto semplice, ma che non lascia spazio a deroghe. Tutti i costi della gestione dei rifiuti devono essere completamente coperti dalle entrate della TARI. Il metodo di calcolo prevede che i costi netti del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Suddivisi tra costi fissi e variabili, vengano ripartiti tra tutti i contribuenti. Anche le utenze sono divise tra parte fissa e variabile. La prima tiene conto della superfice dell’abitazione o dell’attività produttiva e la seconda dei rifiuti effettivamente prodotti, in base al numero delle persone o della tipologia di attività. I costi variabili stimati per il 2020 sono in diminuzione rispetto al 2019. Passano da 135.399 euro a 129.020 euro“.

LA RACCOLTA

Questo grazie soprattutto al passaggio della raccolta indifferenziata e del vetro da settimanale a quindicinale. Queste due voci ci hanno fatto risparmiare circa 10 mila euro. Purtroppo, una parte di questo risparmio è stato vanificato da un peggioramento della raccolta differenziata e ad una minore redditività di alcune filiere. Ad esempio la carta. Accanto a questo si è registrato un incremento dei costi fissi. Sono passati dai 86.429 euro del 2019 ai 93.072 euro di quest’anno. Le cause di questo aumento sono principalmente causate dall’incremento dei costi della gestione di Acsel. Anche dal maggior accantonamento, imposto per legge, della quota che va a coprire i crediti che probabilmente non saranno incassati. Per questo motivo la base costi del 2020 (222.092 €euro) è rimasta praticamente invariata rispetto al 2019 (222.048 euro). E per questo, di conseguenza, l’imposta pagata dai cittadini non si è ridotta. Le variazioni in più o in meno che i cittadini possono riscontrare sono da imputare a vari fattori, soprattutto alla ripartizione tra costi fissi e costi variabili“.

SUL VETRO

Abitazioni grandi con poche persone possono essersi trovate a pagare qualcosa in più, altri qualcosa in meno. Questo a meno che il singolo cittadino abbia avuto tra il 2019 e il 2020 modifiche della composizione degli immobili o del nucleo familiare. Determinano naturalmente valori anche sensibilmente diversi della TARI. Vogliamo però sottolineare un fatto indiscutibile. Se non avessimo ridotto la frequenza dei passaggi da settimanale a quindicinale ci sarebbero stati 10 mila euro in più da ripartire tra tutti gli utenti. E quindi tutti avrebbero pagato decisamente di più. Quando abbiamo annunciato ai cittadini queste modifiche sapevamo a quanto sarebbe ammontato il risparmio. Non potevamo invece prevedere gli aumenti dei costi fissi. Le scelte che abbiamo fatto e che rivendichiamo con orgoglio sono state dettate dall’obiettivo di migliorare e rendere più efficiente tutto il sistema di raccolta e gestione dei rifiuti“.

L’AMMINISTRAZIONE

L’attenzione da parte dell’amministrazione comunale a ridurre i costi per i cittadini è comunque sempre una priorità. Lo dimostra lo sconto per tutti gli esercizi commerciali e artigianali del 100% della parte variabile della tassa rifiuti per i mesi di chiusura per il Covid. Infine, ci teniamo a ricordare a tutti i cittadini che per chiarimenti, confronti o critiche, troveranno le porte degli amministratori non aperte, ma spalancate“.

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