Chiusa di San Michele: intitolazione del Piazzale dei partigiani “Martiri della Buonaria”

Chiusa di San Michele

CHIUSA DI SAN MICHELE – Chiusa di San Michele: intitolazione del Piazzale dei partigiani “Martiri della Buonaria”.

CHIUSA DI SAN MICHELE: INTITOLAZIONE DEL PIAZZALE “MARTIRI DELLA BUONARIA”

Il 25  aprile, nell’abito delle celebrazioni per la Festa della Liberazione, si è svolta la cerimonia di intitolazione del Piazzale “Martiri della Buonaria” antistante al cimitero, in ricordo dell’eccidio degli undici partigiani fucilati dal regime nazifascista per rappresaglia a Chiusa di San Michele. Il Comune da anni organizza la commemorazione dei Martiri della Buonaria, i partigiani fucilati il 26 maggio 1944. Dopo la santa Messa in suffragio di tuti i caduti, il corteo si è diretto al monumento in Piazza della Repubblica e poi verso Viale Monte Pirchiriano. Presenti le autorità cittadine e le associazioni, la banda musicale.

LA STORIA

Il 19 maggio un gruppo di partigiani intercetta sulla provinciale che congiunge attraverso il Colle Braida una camionetta tedesca. A bordo due militi e un ufficiale delle SS. L’ufficiale e uno dei soldati restano uccisi. Quindi il terzo tedesco riesce a salvarsi e portarsi a valle. Scatta la rappresaglia. Il 21 viene cannoneggiato il borgo di San Pietro sotto la Sacra di San Michele. A Giaveno trecento uomini vengono presi in ostaggio. Il 22 viene saccheggiata e incendiata la borgata di Basinatto di Chiusa di San Michele. Si trova proprio alle spalle della curva dove la vettura tedesca a stata attaccata. Oggi, sono visibili le travi annerite dal fuoco. Il 23 viene bombardata e distrutta la borgata Selvaggio, fra Giaveno e Coazze. Quindi il 26 maggio quarantuno prigionieri vengono prelevati dalle Carceri di Torino.

I PARTIGIANI MORTI

Dieci sono passati per le armi a Valgioie, dieci a Coazze, dieci a Giaveno. Sono i centri urbani pia vicini. I restanti undici sono condotti all’alba alla Bonaria. Sul luogo dell’attacco partigiano, così detto perché all’epoca sulla spianata vi sorgeva l’albergo appunto “Della buon’aria“. Sono fucilati sul ciglio della strada. A assistere gli abitanti di Basinatto prelevati dalle loro abitazioni. Le salme, per merito del commissario prefettizio di Chiusa di San Michele, Luigi Bruno, e di alcuni cittadini della Chiusa, vengono nottetempo ricomposte e seppellite.

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