Cesana Torinese: la storia di don Giuseppe Marabotto, arrestato dai fascisti e torturato

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CESANA TORINESE – Cesana Torinese: la storia di don Giuseppe Marabotto, arrestato dai fascisti e torturato.

LA STORIA DI DON MARABOTTO A CESANA TORINESE NEL 1944

Prima del 1943 don Marabotto dichiara di non essersi mai interessato attivamente alla politica. Ma dopo l’otto settembre il religioso inizia la propria attività contro il governo fascista. Entra a far parte della Resistenza col nome di Tevere Tre e si sposta in montagna, nella zona tra il Sestriere e il Monginevro, dove inizia a dirigere un servizio segreto di controspionaggio. Il 26 giugno 1944, a Cesana Torinese, viene arrestato dai fascisti e torturato. Poco dopo, viene condannato a morte e trasferito nella cella di punizione destinata alla sua ultima notte. Ma la fucilazione viene rinviata, e Marabotto trascorre altri dieci mesi di prigionia. Nel 1945, miracolosamente scampato all’esecuzione capitale, esce dal carcere e si unisce alla Liberazione di Torino.

IL LIBRO

Il libro «Un prete in galera» di Giuseppe Marabotto racconta in maniera autobiografica la propria storia. Il libro ripercorre alcune fasi cruciali della vita del sacerdote durante il conflitto. Parroco di Thures, frazione di Cesana, vicino al confine con la Francia, don Marabotto è l’esempio di un sacerdote direttamente coinvolto nella lotta partigiana, avendo fondato nel dicembre del 1943 la Banda Chabod. A Thures, dopo l’8 settembre del 1943, alcune caserme di confine erano state abbandonate dall’esercito italiano che lasciava sul posto anche una discreta quantità di armi. Don Marabotto, a poco a poco, raccoglie personalmente queste armi e le fa giungere ai partigiani. Lo aiuta Ines Barone, maestra a Cesana, che, tornando ogni settimana alla sua abitazione del Mollar dei Franchi, sopra Giaveno, funge da staffetta. Don Marabotto, con la complicità del parroco di Champlas du Col, viene arrestato nel giugno del 1944 e condannato a morte.

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