Cassa integrazione autonomi 2021: come funziona e come ottenerla

Cassa integrazione autonomiFonte foto: Investireoggi.it

Cassa integrazione autonomi 2021: come funziona e come ottenerla. Legge di Bilancio 2021 ha istituito l’ ISCRO, la cassa integrazione per gli autonomi. Essa è riconosciuta ai titolari di partita Iva iscritti alla Gestione separata INPS in possesso di determinati requisiti. Dal primo luglio l’Istituto nazionale della previdenza sociale, ha attivato la procedura online per fare domanda. Ecco come funziona.

CHE COS’È L’ISCRO

La cassa integrazione per gli autonomi prevede un assegno mensile per sei mensilità, per un importo che va da un minimo di 250 fino ad un massimo di 800 Euro. I beneficiari sono le partite Iva che hanno subito perdite del 50% rispetto ai tre anni anteriori all’anno precedente alla domanda. Questi soggetti devono avere un reddito inferiore a 8.145 Euro.

I BENEFICIARI

L’assegno è riconosciuto ai soggetti iscritti alla Gestione separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo e che presentano i seguenti requisiti:

  • non sono, per l’intero periodo di fruizione della prestazione ISCRO, pena la decadenza dalla stessa, titolari di: trattamento pensionistico diretto, assicurazione generale obbligatoria e delle sue forme esclusive, sostitutive, esonerative ed integrative;
  • non sono beneficiari del reddito di cittadinanza;
  • hanno dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 8.145 Euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente. Si tratta solo del reddito prodotto per lo svolgimento dell’attività lavorativa autonoma ed esposto, nella dichiarazione dei redditi, nei seguenti quadri: “RE” in ipotesi di attività professionale individuale, “RH” in ipotesi di partecipazione a studi associati, “LM” per i soggetti in regime forfettario;
  • sono in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
  • sono titolari di partita Iva attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’attuale iscrizione alla gestione previdenziale;
  • hanno prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente la presentazione della domanda, inferiore al 50 % della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti l’anno anteriore la presentazione della domanda. Per quanto riguarda quest’ultimo requisito, bisogna tener conto dell’anno di presentazione dell’istanza.

UN ESEMPIO DI CALCOLO

Mario presenta l’istanza nel 2021. Nel 2020, anno precedente alla domanda, ha avuto un reddito di 6000 Euro. Nei tre anni precedenti ha conseguito i seguenti redditi:

  • 2019: 16.000 Euro
  • 2018: 14.000 Euro
  • 2017: 15.000 Euro

La somma dei redditi percepiti nei tre anni precedenti alla domanda è pari a 45.000 Euro. La media dei redditi dei tre anni è pari a 15.000 Euro, che divisa per due da un risultato pari a 7.500 Euro. Il reddito percepito nel 2020, pari a 6.000 Euro è inferiore a 7.500 Euro. Mario ha quindi prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente la presentazione della domanda, inferiore al 50 % della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti l’anno anteriore la presentazione della domanda. Ha così diritto a percepire l’assegno.

QUANDO VIENE EROGATA LA PRESTAZIONE

L’assegno viene erogato per sei mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda ed è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito dichiarato all’Agenzia delle Entrate. Non può in ogni caso superare il limite mensile di 800 Euro e non può essere inferiore a 250 Euro. Se l’ultimo reddito annuo certificato risulta pari a 6.000 Euro, lo stesso verrà diviso per due (6.000: 2 = 3.000) e poi moltiplicato per il 25% (3.000 x 25% = 750). In l’importo mensile sarà pari a 750 Euro. Gli importi di 250 e di 800 Euro valgono solo per 2021 poiché sono annualmente rivalutati sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo rispetto all’anno precedente. L’accesso alla prestazione ISCRO è ammesso una sola volta nel triennio 2021-2023 e non comporta accredito di contribuzione figurativa né concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR.

COME PRESENTARE DOMANDA

La domanda, in cui sono autocertificati i redditi prodotti per gli anni di interesse, deve essere presentata in via telematica, a partire dal primo luglio 2021, dal lavoratore all’INPS in via telematica entro la scadenza del 31 ottobre, data di scadenza relativa a tutti e tre gli anni.

Vanno utilizzati i seguenti canali:

  • il portale INPS tramite:  credenziali PIN INPS, SPID di livello 2 o superiore; Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS);
  • Enti di patronato;
  • Contact center Integrato chiamando i seguenti numeri: 803164 da telefono fisso e 06164164 da mobile.

RESTA AGGIORNATO SU TUTTE LE NOSTRE NOTIZIE! COME?

Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia! Segui e metti mi piace al canale YouTube L’Agenda News.