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lunedƬ, 12 Maggio 2025

Caselette ha un nuovo Piano Regolatore, contrari i Cinque Stelle

CASELETTE – A due anni dalla prima delibera di approvazione della proposta tecnica preliminare, il sindaco Pacifico Banchieri spiega: “Ce l’abbiamo messa tutta e nonostante la complessitĆ  del tema abbiamo trovato molta collaborazione ricevendo pareri favorevoli ricevendo le varie prescrizioni da Sovrintendenza dei Beni e della AttivitĆ  Culturali e del Turismo, Arpa, CittĆ  Metropolitana e dalla Regione Piemonte.

Ora con l’approvazione può partire un processo importante di rigenerazione e riqualificazione del nostro territorio, perchĆØ come più volte abbiamo detto questo ĆØ un piano che consuma pochissimo suolo vergine, e sopratutto per il 95 per cento della sua interezza riguarda zone giĆ  utilizzate, perlopiù industriali in disuso e abbandonate da tempo, e che ci consentirĆ  se attuato nel tempo di riqualificarle e migliore e abbellire la nostra ComunitĆ . E’ questo quello che abbiamo immaginato insieme ai tecnici. Abbiamo coinvolto le minoranze e abbiamo fatto degli incontri pubblici per dire quali fossero gli obiettivi. Un piano ambizioso, perchĆØ noi siamo ambiziosi e immaginiamo che questa ComunitĆ  continui a crescere e migliorarsi. Che si rigeneri e riqualifichi nelle sue parti più degradate, e si unisca come territorio. Non consumare nuovo suolo, ma migliorare e abbellire quello che c’ĆØ giĆ ”.

La parola ĆØ poi passata all’architetto Maria Sorbo che insieme ad un pool di professionisti si ĆØ occupata della stesura del Piano Regolatore, presente insieme al geometra dell’Ufficio Tecnico Enrico Malandrone: “Il gruppo di lavoro ĆØ stato composto da parecchie figure professionali. Il percorso che abbiamo seguito in questi due anni ĆØ partito con una prima delibera di approvazione della proposta tecnica preliminare dell’aprile 2016, e l’aver portato all’approvazione il Piano Regolatore in due anni ĆØ veramente un ottimo risultato proprio perchĆØ le tappe di approvazione di queste tipo varianti generali sono fissati dalla Regione, e le abbiamo percorse senza protrarre i termini previsti. Inoltre siamo il primo Comune che presenta una variante generale con la nuova legge urbanistica, e questa ĆØ un’altra nota di merito messa in risalto anche dalla Regione stessa e dalla CittĆ  Metropolitana. Il piano ha seguito le linee guida di non consumare nuovo suolo e andare a trovare delle possibilitĆ  di rigenerazione nelle attivitĆ  produttive dismesse e attualmente in degrado, questo in una logica molto apprezzata di valorizzare le aree paesaggisticamente rilevanti che a Caselette sono molto rilevanti”.

Contrari i Cinque Stelle

Piano Regolatore approvato a maggioranza con il voto contrario del Movimento Cinque Stelle con il capogruppo Davide Meinardi che ha spiegato: “Un iter che condividiamo poco, perchĆØ secondo noi la popolazione ĆØ stata poco coinvolta. Abbiamo un progetto di riqualificazione di un’area da industriale a residenziale, un ottimo tentativo anche secondo noi, che ha il pregio di evitare ulteriore consumo di suolo, ma ĆØ un’operazione difficilmente realizzabile. Lungo il percorso più volte abbiamo chiesto di ragionare insieme, ma secondo noi non ĆØ stato cosƬ, e giudichiamo insufficiente questo Piano Regolatore e confermiamo il nostro voto contrario”.

Astenuta invece la consigliera di minoranza di “Caselette Sempre più Viva”, Laura Gaudenzi: “I nodi sono sempre quelli. Da un punto di vista politico non condividiamo, si invece l’impostazione del non consumo di suolo. Riteniamo però che questo piano non abbia alcuna possibilitĆ  di sviluppo. Sappiamo che sarĆ  difficile e molto costoso vendere quei capannoni da bonificare e demolire. Non sono appetibili. Da rivedere anche la questione delle compensazioni per la vendita del Castello, il lotto di corso Susa e un piano commerciale fragile. Ma c’ĆØ anche un senso di responsabilitĆ  e quindi ci asteniamo”. La chiosa al capogruppo di maggioranza di “Paese Unito” Jacopo Spatola: <Obiettivo risparmio del suolo. E’ un piano ambizioso certo, ma si non si esaurisce in un anno, ma nel tempo e magari passeranno 20 anni. Siamo convinti che ci sono grandi possibilitĆ  di realizzarlo”.

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