Carnevale a Borgone: sabato 5 marzo la festa per i bambini

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BORGONE – Sabato 5 marzo la festa per i bambini a Borgone. Pomeriggio e giochi in maschera per una grande festa di paese. Occorre sempre prenotarsi su tinyurl.com/3c82k223 o tel. 320 6207020 o asdrocci@gmail.com per gestire al meglio i gruppi, per il contenimento dei contagi, come da vigenti linee guida.

IL CARNEVALE

Il carnevale è un periodo festivo nel quale gli eventi principali si verificano tipicamente nel mese di febbraio o all’inizio di marzo. Il carnevale prevede tipicamente celebrazioni pubbliche, inclusi eventi come sfilate, feste pubbliche di strada e altri intrattenimenti, combinando alcuni elementi di un circo. Costumi e maschere elaborati consentono alle persone di mettere da parte la propria individualità quotidiana e sperimentare un accresciuto senso di unità sociale. Questa festa è nota per essere un momento di grande indulgenza.

LE MASCHERE

Gianduja è una maschera popolare torinese, che la tradizione lega al territorio astigiano. Il suo nome sembra derivare dalla locuzione piemontese Gioann dla doja, ovvero Giovanni del boccale. Gianduia è la maschera del Piemonte e nella tradizione carnevalesca si affianca a quelle di altre città, come Balanzone per Bologna, Pantalone per Venezia o Pulcinella per Napoli. Gianduja è nato all’inizio del XIX secolo dalla fantasia di due burattinai torinesi, Giovanni Battista Sales e Gioachino Bellone, forse allievi di Giovannino degli Uccelli, burattinaio all’epoca famoso. La tradizione ha voluto che il suo vero nome fosse Umberto Biancamano, come il primo conte di Savoia; in realtà, nessun documento storico riferisce i suoi veri dati anagrafici. Sales e Bellone, come gli artisti dell’epoca, erano soliti girare in tournée. Erano spesso in Liguria portando in scena le avventure di Gerolamo. Il doge di Genova si chiamava in quegli anni Gerolamo Durazzo e i genovesi lo identificarono nel burattino Giròni, che ne ridicolizzava il nome.

LA STORIA

Alcune delle tradizioni più note, tra cui sfilate carnali e balli in maschera, furono registrate per la prima volta  nell’Italia medievale. Il Carnevale di Venezia è stato, per molto tempo, il carnevale più famoso (sebbene Napoleone lo abolì nel 1797 e solo nel 1979 fu ripristinata la tradizione). Dall’Italia, le tradizioni del Carnevale si diffusero in Spagna, Portogallo e Francia, e dalla Francia alla Nuova Francia in Nord America. Dalla Spagna e dal Portogallo, si diffuse con la colonizzazione nei Caraibi e in America Latina. All’inizio del XIX secolo nella Renania tedesca e nei Paesi Bassi meridionali, anche l’indebolita tradizione medievale rinasce. Continuamente nel 18° e 19° secolo d.C., come parte dell’annuale abuso dei Saturnali del carnevale a Roma, i rabbini del ghetto furono costretti a marciare per le strade della città indossando spoglie sciocche, derisi e presi di mira da una varietà di missili della folla.

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