Cantiere autoporto Valsusa e violenza No Tav: chiesto intervento ministro degli Interni Lamorgese

SAN DIDERO – Dopo gli scontri continui tra manifestanti No Tav e le Forze dell’Ordine culminati anche con il pericoloso blocco dell’autostrada della Valsusa dal Parlamento arriva una richiesta al Governo. Spiega Silvia Fregolent, capogruppo di Italia Viva in Commissione Ambiente ed Infrastrutture di Montecitorio. “Gli scontri e le ripetute azioni di guerriglia di questi giorni ai cantieri Tav dimostrano che si tratta di gruppi organizzati pericolosi e senza scrupoli: la situazione non va sottovalutata, non ĆØ in gioco solo la continuitĆ  operativa dei canteri ma l’incolumitĆ  stessa delle Forze dell’ordine, dei lavoratori e dei cittadini. ƈ necessaria una presa di posizione ferma da parte dello Stato e ci aspettiamo un intervento del Ministro Lamorgese per ripristinare la legalitĆ  e l’ordine pubblico nella Val di Susa“.

INACCETTABILI VIOLENZE

Dichiara in una nota la deputata di Cambiamo! Daniela Ruffino.Ā ā€œIl diritto a manifestare pacificamente ĆØ lecito, ciĆ²Ā  che non ĆØ accettabile ĆØ vedere una valle provata da molti problemi essere messa a ferro e fuoco da facinorosi contrari a tutto. Mi dispiace per il ferimento dellā€™attivista, solidarietĆ  alle forze dellā€™ordine schierate per garantire lā€™ordine e la sicurezza dei lavoratori e della popolazione, condanno ogni forma di protesta o di repressione violenta e ingiustificataā€. La Tav deve essere portata a termine il prima possibile, ogni continua provocazione da parte dei centri sociali ĆØ solo una perdita di tempo e di denaro dei contribuenti speso per le ingenti misure di sicurezza adottate per portare a compimento i cantieri. Prevalga il buonsenso. Il nostro territorio ha bisogno delle infrastrutture necessarie anche e soprattutto per far ripartire il lavoro e lā€™economia locale uscendo quanto prima, come il resto dā€™Italia, dal duro periodo caratterizzato dalla pandemia del Covidā€.

SOLIDARIETƀ ALLE FORZE DELL’ORDINE

Lā€™onorevole Osvaldo Napoli, deputato e capogruppo di Cambiamo! Al Comune di Torino. “Desidero rinnovare la mia solidarietĆ  e la mia gratitudine personale e del movimento Cambiamo! alle forze dellā€™ordine messe a presidio dei cantieri Tav in Valsusa e costrette a fronteggiare quotidianamente episodi di pura violenza essendo svuotata di ogni significato la protesta contro lā€™Alta velocitĆ . Lo dico con preoccupazione e amarezza: la protesta contro la Tav, opera in corso di realizzazione dopo anni di discussione e di confronti sul piano locale e nazionale, si esprimerĆ  sempre piĆ¹ in forme di violenza sociale senzā€™altro fine. Non potendo piĆ¹ cambiare nĆ© il progetto nĆ© il percorso, ogni manifestazione ha perso qualsiasi significato e ne ritrova uno soltanto con atti violenti, come il cavo dā€™acciaio steso sula Torino-Bardonecchia, vero e proprio tentativo di omicidio stradale”.

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