La biciclettata No Tav contro il nuovo autoporto di San Didero in Valsusa

BORGONE – La biciclettata No Tav contro il nuovo autoporto di San Didero in Valsusa. Scrivono sulla pagina Notavinfo Notav. “Oggi domenica 18 aprile si è svolta, all’interno del programma del campeggio lanciato dopo lo sgombero del Presidio Ex Autoporto, la biciclettata contro il cantiere di San Didero organizzata dal Comitato Giovani No TAV e da Fridays For Future Val Susa – Italy. Dopo il ritrovo alla stazione di Borgone la critical mass ha invaso le strade dei paesi coinvolti dal progetto: Borgone, San Didero, Bruzolo e infine Chianocco per poi tornare al campeggio di San Didero“.

LE RIVENDICAZIONI

Prosegue il comunicato: “Anche oggi la polizia ha deciso di sbarrare la strada ai ragazzi e alle ragazze che si aggiravano pericolosamente in bicicletta per evitare che raggiungessero il piazzale del baraccone. Le rivendicazioni sono state chiare: questo cantiere dannoso e inutile costerebbe 49 milioni di denaro pubblico, che in questo momento di pandemia e di crisi climatica, economica e sociale sappiamo bene che andrebbero destinati altrove. Lo Stato deve investire in progetti sostenibili da subito, perché la crisi climatica è già qui. E non possiamo permetterci di continuare ad investire nel cemento e nella devastazione di ecosistemi in nome del profitto. I territori della piana di San Didero rappresentano l’emblema dello sfruttamento ambientale: basta cemento, basta inquinamento, restituiamoli a un uso collettivo e sostenibile della terra!

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