Caffè in grani: come usarlo, caratteristiche e vantaggi

Se è vero che il caffè è un elemento imprescindibile della routine di milioni di italiani, è innegabile come – specie nel corso degli ultimi anni – le novità tecnologiche introdotte nel mercato della torrefazione hanno modificato radicalmente le abitudini più tradizionali. La moka sembra cedere il passo sempre più spesso a soluzioni caratterizzate da maggiore praticità, come ad esempio le cialde e le capsule. In uno scenario di questo tipo, ad ogni modo, c’è chi non riesce a rinunciare alle declinazioni più tradizionali del caffè, preferendo macinare in casa i grani dai quali si ricava una delle bevande più diffuse e consumate al mondo.

Il caffè in grani, infatti, rappresenta una nicchia del mercato della torrefazione, sovrastato da packaging più moderni e funzionali. Ad ogni modo, è un prodotto ancora piuttosto apprezzato, grazie anche ad alcuni vantaggi connessi alla pratica di macinare da sé i chicchi di caffè. Di seguito, vediamo tutto quanto c’è da sapere in merito.

I VANTAGGI DEL CAFFÈ IN GRANI

Per quanto possa sembrare un’abitudine un po’ desueta, macinare i grani di caffè anziché comprare la miscela già in polvere offre alcuni vantaggi notevoli. A tal proposito, infatti, è necessario tenere presente come in genere, anche in ambienti che favoriscono la conservazione delle caratteristiche organolettiche del caffè, dopo quindici minuti dalla macinazione, un’elevata percentuale dell’aroma originario (attorno al 70%) viene disperso. Di conseguenza, avere a disposizione chicchi integri consente di preservare al meglio le caratteristiche gustative e olfattive della materia prima, con evidenti vantaggi apprezzabili quando si consuma il prodotto finale. In aggiunta, a differenza di quanto si possa pensare, il caffè in grani è piuttosto facile da reperire in commercio, non solo presso i negozi specializzati ma anche online, grazie ad e-commerce come Toro Caffè, il cui catalogo digitale include anche una vasta scelta di caffetteria in grani.

COME MACINARE I CHICCHI DI CAFFÈ

Naturalmente, il passaggio più delicato per preparare il caffè partendo dai grani è la macinatura dei chicchi. Come procedere? Esistono diverse tecniche, a seconda del dispositivo che verrà utilizzato per l’infusione della bevanda.

Nello specifico, per la moka e le caffettiere tradizionali è possibile utilizzare un macinino manuale; il pregio principale di un accessorio di questo tipo è la durevolezza, oltre alla possibilità di regolare a piacimento la granulometria. Quando si tritano i grani, bisogna aver cura di ottenere una polvere dalla consistenza simile a quella del sale fino; se il macinato è troppo fino, c’è il rischio che finisca nel caffè.

Chi, invece, prepara il caffè filtrato deve adottare accorgimenti leggermente diversi. Il macinato deve avere una grana leggermente più grossa rispetto a quella del granulato da utilizzare nella moka. Per eliminare le particelle troppo sottili, è possibile ricorrere ad un apposito setaccio. Il risultato finale dipende poi anche da un altro fattore: il tempo di contatto con il vapore; per esposizioni più lunghe è necessaria una granulometria maggiore.

Infine, il caffè macinato fresco può essere utilizzato anche nelle macchine per l’espresso. In tal caso, però, sarà necessario prestare particolare attenzione all’umidità, una caratteristica ambientale estremamente mutevole. Ecco in realtà, ciò vale principalmente per i professionisti del settore (baristi e ristoratori); in linea di principio, grani più fini si adattano meglio ad essere utilizzati in presenza di un tasso di umidità più elevato mentre quelli dalla granulometria maggiore sono indicati per ambienti caratterizzati da un’atmosfera prevalentemente secca.  Altro aspetto che incide sulla qualità finale della bevanda è la freschezza dei chicchi: l’ideale sarebbe utilizzare grani di caffè tostati da almeno una settimana, un lasso di tempo sufficiente a smorzare il contenuto di anidride carbonica. Anche per questo, i chicchi freschi non vanno utilizzati immediatamente dopo la macinatura ma vanno lasciati ossidare per qualche minuto.