BORGONE – C’ĆØ turista e turista, che tre giapponesi arrivino fino alla piccola cappella romanica nella Frazione di San Valeriano ĆØ una notizia. Ad accogliere i nipponici,Ā una coppia venuta dal Giappone con la loro bellissima bimba per fotografare e studiare l’arte sacra delle alpi piemontesi, ĆØ stataĀ Associazione Culturale Archeologica Valsusina.
La guida dell’Associazione Culturale Archeologica Valsusina
Una bella avventura accaduta domenica mattina, una visita di respiro internazionale alla che sono stati guidati dai volontari Enrico e Samantha che in inglese hanno illustrato il bene architettonico ecclesiastico presente in bassa Val Susa tra il centro di Borgone e la piana che porta a Condove. Un “kansha“, grazie, ĆØ stato il saluto cordiale degli studiosi del sol levante quando si sono congedati.
LA CAPPELLA
Nella frazione di San Valeriano, a pochi passi dall’abitato di Borgone, si trova lāomonima cappella, a pianta rettangolare, con una piccola abside illuminata da tre monofore. Per caratteristiche planimetriche e di tecnica muraria questo edificio trova confronti nellāarchitettura religiosa di epoca romanica (XI-XII secolo). All’interno restano visibili le tracce dell’affresco presente nell’abside, con il Cristo Pantocratore (benedicente). La struttura ĆØ stata restaurata a partire dal 1970, dopo anni di abbandono che avevano causato addirittura la crescita di un albero dentro la cappella, con enormi danni al pavimento e al tetto. Non ci sono tracce di arredi ma in alcuni documenti del 1700 si parla di tre statue dei santi Tiburio, Valeriano e Cecilia, di candelieri e di una croce.
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