Biodiversità: il camoscio, caratteristico abitante di Sant’Ambrogio

Camoscio

Biodiversità: il camoscio, caratteristico abitante di Sant’Ambrogio. Il comune di Sant’Ambrogio, oltre alle meraviglie architettoniche che custodisce, ospita un caratteristico abitante: il camoscio. Il camoscio è un mammifero artiodattilo molto simile ad una capra. Abilissimo nell’inerpicarsi sulle rocce, è molto diffuso in Piemonte. In Valsusa non è difficile avvistarlo. D’estate vive tra i 1000 ed i 2800 metri di altitudine. Mentre nella stagione invernale scende a quote più basse, avvicinandosi ai centri abitati. Uno dei suoi habitat sono le pendici del Monte Pirchiriano, ai piedi della Sacra di San Michele.  Dove vive la colonia di camosci più bassa di tutte le Alpi. A Sant’Ambrogio, lungo la via ciclabile che congiunge il paese a Chiusa San Michele, si trova il “Laghetto dei camosci”. Dove gli esemplari vanno ad abbeverarsi. Per avvistarli e fotografarli basta sedersi su una delle panche in pietra, non si rimarrà delusi.

LE SUE CARATTERISTICHE

Il camoscio maschio ha una lunghezza totale che varia tra i 130 e 150 centimetri nel maschio. L’ un’altezza al garrese è di 85/92 centimetri è il peso può arrivare fino a 50 kg. Le femmine sono di dimensioni inferiori. Il suo mantello è caratterizzato da due tipi di pelo. Quello superficiale funge da cappotto termico. Quello sottostante, detto “lanoso”, è più fine. D’inverno assume una colorazione più scura. Le corna del camoscio sono ad uncino, lunghe non più di 20-25 centimetri. I solchi anulari permettono di valutare l’età dell’esemplare, calcolabile anche attraverso l’analisi dei suoi denti. Grazie agli zoccoli e al suo cuore voluminoso, con una frequenza di 200 battiti al minuto, il camoscio riesce a spostarsi con grande agilità. È un animale ruminante che si alimenta di cibi ricchi di principi nutritivi e poca fibra.

LA RIPRODUZIONE

Gli esemplari possono raggiungere i 25 anni di età. Il periodo riproduttivo inizia a fine ottobre e la gestazione dura in circa 160 giorni. Il parto avviene tra maggio e giugno e il legame tra mamma e cucciolo dura fino al parto dell’anno successivo. Gli adulti dei due sessi, ad eccezione della stagione riproduttiva, vivono in branchi separati, anche geograficamente.

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Testo di Andrea Carnino. Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!