Bardonecchia: quattro i feriti in montagna a causa del ghiaccio

BARDONECCHIA – Una giornata nera sulle nostra montagne a causa del ghiaccio. Dopo le vittime dei giorni scorsi, oggi il Soccorso Alpino ha recuperato e assistito quattro feriti. A Bardonecchia, nel Vallone della Gorgia a circa 1.600 metri di quota, un escursionista è scivolato su una lastra di ghiaccio, riportando nella caduta una frattura esposta del femore. L’uomo è stato trasportato dall’elicottero al CTO di Torino. Due gli sci-alpinisti feriti nei pressi di Cesana Torinese dopo essere scivolati sul ghiaccio, uno in località Grangia Dalma, trasportato all’ospedale di Pinerolo; l’altro in località Cimabosco a 1.900 metri di quota. Eccoci  sulla via Lattea dove uno sciatore ha riportato un trauma cranico ed è stato trasportato anche lui all’ospedale di Pinerolo.

IL SOCCORSO ALPINO PUÒ ESSERE CONTATTATO CON IL 112

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è un servizio di pubblica utilità del Club Alpino Italiano. Può essere contattato con il numero di emergenza unico 112. Le finalità del Soccorso Alpino sono molte. Il soccorso degli infortunati, delle persone in pericolo e il recupero dei caduti nel territorio montano. In particolare nel sottosuolo e nelle zone impervie del territorio nazionale il CNSAS contribuisce alla prevenzione e alla vigilanza degli infortuni. Opera inoltre nell’esercizio delle attività connesse in queste zone e nel concorrere al soccorso in caso di calamità, in cooperazione con le strutture della Protezione Civile. Nell’ambito delle proprie competenze tecniche e istituzionali è una struttura operativa del servizio nazionale della protezione civile. Al Soccorso Alpino è inoltre affidata la funzione di coordinamento nel caso di intervento di diverse organizzazioni di soccorso in ambito alpino o in ambiente impervio od ostile.

IL SOCCORSO ALPINO

Il Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si articola sul territorio attraverso 21 servizi costituiti ognuno per ogni regione o provincia autonoma dello Stato italiano. Ad essi convergono 31 delegazioni alpine e 16 delegazioni speleologiche, che a loro volta racchiudono i nuclei operativi. Questi sono chiamati stazioni, cui spetta il compito di portare soccorso. Le stazioni alpine sono 242, mentre quelle speleologiche sono 27. Le operazioni di soccorso in montagna e in ambiente impervio si basano sul lavoro di specialisti, in grado di garantire il successo delle missioni di soccorso. Per garantire un elevato standard d’intervento tutti gli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico devono sottoporsi a un dettagliato piano formativo. Dopo le verifiche d’accesso per entrare nel Corpo, devono percorrere un iter costante di addestramento e formazione. L’organo deputato a questo compito è la Scuola Nazionale per i Tecnici di Soccorso Alpino.

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