Bardonecchia: il 29° rendez-vous di fuoristrada 4×4 Prima Neve

BARDONECCHIA – La Bardonecchia Academy, branca dello sci club Bardonecchia, in collaborazione tecnica del Real Dream, organizza domenica 13 settembre il 29º Rendez Vous Fuoristrada “4×4 Prima Neve”. Oltre i 3000 metri, organizzato nelle precedenti vent’otto edizioni, prima del suo scioglimento, dallo Sporting Club Bardonecchia 2006. Il programma prevede il ritrovo alle ore 8.30 al Bar Campo Smith. Ci sarà la registrazione dei partecipanti e dei mezzi. Alle ore 9.00 la partenza alla volta della panoramica Valle di Rochemolles. Per salire al Colle del Sommeiller, a 3009 metri nel cuore dell’omonimo ghiacciaio, imbiancato nei giorni scorsi dalla prima neve fresca della nuova stagione invernale. Un percorso affascinante d’alta montagna che consente di godersi una bella giornata turistica e gastronomica a stretto contatto con la natura.

RENDEZ VOUS FUORISTRADA

Al contempo panoramico e suggestivo a contatto con la natura con finale pranzo alpino al Rifugio Scarfiotti. Durante il quale, grazie alla sensibilità di alcuni enti, sponsor e commercianti. Verranno distribuiti gli attestati e i premi di partecipanti individuali e di società Per maggiori informazioni e per le iscrizioni telefonare ad Aldo Timon, 340.5374061.

LA STORIA

Fino a venti anni fa, in cima alla Valle di Rochemolles esisteva un piccolo centro di sci estivo sul Ghiacciaio del Sommeiller. Era raggiungibile attraverso una lunghissima strada che, dai 1.300 di Bardonecchia giungeva ai 3.009 del Colle del Sommeiller. Sul colle esisteva un albergo e rifugio chiamato Ambin, come il massiccio vicino, che ora è completamente diroccato. Lo sci estivo del Sommeiller ha avuto due o tre skilift a seconda dei periodi della sua storia. L’ultima disposizione prima della chiusura comprendeva due skilift nella parte più alta del ghiacciaio. I tre skilift si chiamavano: “Sommeiller” 2.850-3.200, “Niblè” 3.000-3.150, “Ambin” 2.800-2.950. Attualmente il ghiacciaio si è ritirato ed assotigliato molto, tanto che risulta inverosimile immaginare che ci fossero degli skilift su quella che è ormai un po’ più di una lingua di nevaio. Eppure i piloni sono ancora lì a testimoniare quella presenza, con non poco sdegno di chi arriva lassù per avere una visione selvaggia ed incontaminata di una valle glaciale sopra i tremila.

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