Bardonecchia: benissimo Gabriele Falco al Contender nazionale di Kung Fu

gabriele falco

TORINO – Bardonecchia: benissimo Gabriele Falco al Contender nazionale di Kung Fu.

GARE DI GABRIELE FALCO NEL KUNG FU

Al Palamirafiori di Torino si è disputato il Contender, giunto all’ottava edizione, del Kung Fu, Tai Chi  e del Tai Chi Chuan. Ottimi piazzamenti per il bardonecchiese Gabriele Falco che si è aggiudicato due secondi premi per la categoria Movimenti forma e Movimenti mano libera. Non è mancata la coppa consegnata alla scuola Sholucas e al maestro Mirko Siclari. Spiegano gli organizzatori. “Arti marziali cinesi, spesso chiamate con i termini generici kung fu sono molteplici stili di combattimento che si sono sviluppati nel corso dei secoli nella Grande Cina. Questi stili di combattimento sono spesso classificati in base a tratti comuni, identificati come “famiglie” di arti marziali. Esempi di tali tratti includono esercizi fisici Shaolinquan che coinvolgono la mimica di tutti gli altri animali o metodi di allenamento ispirati alle filosofie, alle religioni e alle leggende dell’antica Cina. Gli stili che si concentrano sulla manipolazione del qi sono chiamati interni, mentre altri che si concentrano sul miglioramento della forma muscolare e cardiovascolare sono chiamati esterni. L’associazione geografica, come nel nord e nel sud, è un altro metodo di classificazione popolare”.

SPORT OLIMPICO

Il Wushu si è sviluppato per millenni, facendo parte integrante di diverse religioni e culture cinesi , non prevedendo solamente una preparazione fisica ma trovando nel Wushu una capacità  psicologica per il rafforzamento dei propri pensieri, della propria vitalità  oltre che della propria salute. Per questo lungo periodo di tempo è stato adottato anche come mezzo, arte di difesa offesa sia nei campi di battaglia sia contro nemici individuali. Nella Repubblica Popolare Cinese il wushu è materia di insegnamento scolastico; Gli insegnanti si laureano presso l’Istituto di Educazione Fisica di Pechino specializzazione Wushu. Il valore atletico del Wushu dei nostri giorni si ritrova nell’educazione e nell’affinamento dei movimenti che devono risultare comunque fluidi, morbidi, eleganti nella loro veloce e spesso complessa successione di gesti, movimenti nei quali la centralità  e l’equilibrio del corpo è fondamentale. Dopo il successo di immagine che il Wushu ebbe partecipando, quale disciplina dimostrativa orientale, ai Giochi Olimpici di Berlino del 1936 gradualmente si è modificato tecnicamente adattandosi alle esigenze competitive dell’occidente diventando un interessante sport internazionale e ponendo le premesse per diventare uno sport olimpico.

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