AVIGLIANA – Avvistamenti inconsueti di specie esotiche sui Laghi di Avigliana . L’oca facciabianca (Branta leucopsis), l’oca del Canada (Branta canadensis) o l’anatra mandarina (Aix galericulata) sono solo alcune delle nuove, assidue presenze nelle limpide acque lacustri della città. Segnalate, in alcuni casi, come eccezionali avvistamenti di animali di passo, in realtà sono frequentazioni ormai assodate sui Laghi. Sono però frutto di incaute introduzioni effettuate dall’uomo. I proprietari che non sapevano più cosa farsene hanno abbandonato questi animali, ormai diventati domestici, sulle sponde dei laghi, auspicando per loro un ritorno alla vita selvatica.
SPECIE ESOTICHE
Non è raro quindi che alcune specie esotiche vengano abbandonate nelle acque dei Laghi di Avigliana. Un atteggiamento non raro e quanto mai sbagliato che ha portato nell’area protetta alla comparsa di animali particolari. Si possono vedere esemplari di gambero della Luisiana, il pesce gatto punteggiato, il pesce siluro o le tartarughe orecchie rosse americane acquistate per essere tenute in acquario, ma troppo spesso liberate non appena raggiungono una dimensione “non domestica”. Ma questi animali causano purtroppo seri danni all’ecosistema. La loro imprudente e scellerata immissione in natura contribuiscono alla scomparsa di specie autoctone più sensibili alle trasformazioni del loro habitat.
I LAGHI DI AVIGLIANA
Il Lago Grande, un tempo detto Lago della Madonna, ha una estensione di 91,4 ettari, una profondità massima di 28 metri. Dal lato nord-ovest del Lago Grande fuoriesce il canale della Naviglia. Il corso d’acqua emissario che attraversa la torbiera della Palude dei Mareschi tra Avigliana e Sant’Ambrogio di Torino per immettersi nella Dora Riparia. Il lago Piccolo, detto anche Lago di Trana e un tempo chiamato Lago di San Bartolomeo ha un’estensione di 61,09 ettari, una profondità massima di 12 metri. Riceve tanti rivi immissari dalle colline boscose circostanti, il più importante dei quali è il Rio Freddo
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