Avigliana, un convegno sull’abbandono scolastico alla ricerca di soluzioni possibili

AVIGLIANA- La lotta alla dispersione scolastica è un obiettivo strategico per contrastare l’impoverimento, non solo educativo, dell’intero Sistema Paese. In questi anni, sul decisivo campo d’azione, si è sviluppato un positivo protagonismo, in sinergia con il mondo della scuola, del Terzo Settore e del privato sociale. In quest’attenzione-azione complessiva, s’inscrive il progetto “Oggi per domani: NO alla dispersione scolastica” realizzato dall’associazione Merope onlus, grazie al sostegno della Fondazione SociAl di Alessandria, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi di Avigliana e Buttigliera Alta-Rosta.

Una serie di azioni volte a spezzare la correlazione tra BES e DSA con l’abbandono della scuola. Un progetto (patrocinato anche dalle tre amministrazioni dei comuni interessati) durato due anni, da marzo 2016 al mese scorso, che segna la sua conclusione, aprendosi a trasformare quanto sperimentato in consolidate “buone prassi”, con un convegno in cui saranno socializzati i risultati: sabato 14 aprile, dalle 10, all’Auditorium Bertotto.

Gli interventi

Il presidente dell’organizzazione di volontariato promotrice, Walter Berardo; la psicologa che ha coordinato il progetto, Paola Jacob e rappresentanti della dirigenza degli Istituti Comprensivi. Il convegno chiude un percorso, impegnativo ma coronato da molti successi, avviato con uno speculare momento di lancio, presso il Municipio di Buttigliera Alta, due anni fa. “Le cause delle dispersione scolastica – afferma Walter Berardo, fondatore e presidente dell’associazione Merope – sono molteplici e si identificano nella corresponsabilità tra individuo-famiglia-scuola-società. Si rende quindi necessaria un’azione su più fronti. Il progetto “Oggi per domani: NO alla dispersione scolastica” ha inteso coinvolgere tutti gli attori interessati a questo fenomeno, avviando una collaborazione attiva tra scuola, famiglia, agenzie del territorio, altre associazioni, con offerte educative, ludiche e culturali per lo sviluppo di abilità complementari a quelle acquisite nel tradizionale percorso scolastico. Abbiamo, tra l’altro, attivato uno sportello di ascolto nelle varie scuole e proposto apprezzati laboratori di musicaterapia”.

La coordinatrice Paola Jacob, dal canto suo, evidenzia, come “Gli studenti destinatari del progetto sono stati 900, di età compresa tra i 6 e i 14 anni, tra i quali erano presenti situazioni di disagio scolastico legato a Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), a Bisogni Educativi Speciali (BES), a disabilità grave, a disagio emotivo-relazionale”.