AVIGLIANA – Ad Avigliana āTifo: contagio positivoā, sembra di primo acchito, con tutto ciĆ² che abbiamo vissuto e che stiamo tuttora vivendo causa la pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero, una frase provocatoria, o per lo meno āfuori luogoā, ma quando ne spiegherĆ² il significato il lettore capirĆ . Per me lā11 luglio 2021 resterĆ davvero una data magica che mai piĆ¹ scorderĆ². Sin dal mattino respiravo unāaria diversa da quella che mi attanagliava il respiro ogni volta che irrimediabilmente mi veniva in mente il mio attuale stato di parziale invaliditĆ dovuto a due forme invalidanti che mi hanno colpito circa due anni fa, la prima alla colonna vertebrale e la seconda a causa di un āparkinsonismoā che blocca gli arti riducendone la mobilitĆ (bradicinesia) e di conseguenza la volontĆ di lottare per vivere.
LA PENNA
Avevo appena finito di ringraziare attraverso la āpennaā (compagna fedele che sinora mi ha assistito e permesso di trasmettere ai āmass mediaā le mie emozioni) il mio medico di fiducia e lāassistente domiciliare per i miracoli che stanno facendo per ridonarmi la luce in fondo al tunnel, che gli amici Giampiero, Ileana e Silvano vengono a prelevarmi e mi conducono al āColle San Giovanniā in localitĆ Bertesseno poco lontana dal Colle del Lys, per salire due piccole ma non banali cime (Il monte āCrusatā e la āPonta dla Crosā) che impongono lāuso delle mani, per dimostrarmi a fatti che le cure intraprese, grazie a chi mi sta assistendo, mi permettono di muovermi di nuovo in modo da poter tornare ad assaporare il gusto di salire sulle mie adorate montagne, per me essenza di vita! Terminata la breve scalata, un conviviale agriturismo della zona, grazie alla tanto attesa āzona biancaā, ci ha permesso di brindare alla piccola scalata effettuata con del buon vino accompagnato dai tipici cibi della āmerenda sinoiraā che Ā ĆØ una singolare, antica e tipica usanza piemontese.
GLI AMICI
La classica āciliegionaā (in questo caso) sulla torta doveva perĆ² ancora arrivare. Giampiero (uno dei tre favolosi amici) che puĆ² rimanermi ancora accanto, mi propone di guardare la partitissima degli Europei āItalia – Inghilterraā a casa mia, siccome diversi āmaxi schermoā sono chiusi per evitare i rischi di contagio (nemico invisibile purtroppo ancora presente, con il quale stiamo nostro malgrado imparando a convivere). Quando il nostro portiere della Nazionale Italiana di calcio fa esultare tutta lāItalia con due parate dal dischetto che entrano nella storia perchĆ© ci riconsegnano dopo 53 anni il titolo continentale di āCampioni Europeiā ecco che riprendo il concetto espresso allāinizio: āTifo, contagio positivoā che non ĆØ esaltazione sportiva o voler dimenticare tutto il resto che ci circonda, visto che il nostro stesso e amato Presidente della Repubblica Mattarella si ĆØ recato a Wembley esultando per la nostra sofferta ed indimenticabile vittoria.
LA BANDIERA
CosƬ riesumiamo la nostra amata bandiera italiana e la facciamo sventolare prima tra le strade in festa di Avigliana (ove vivo) e Giaveno (a 7 Km di distanza), ove ci siamo recati in auto per condividere con la gente questo momento di gioia liberatrice e di sana follia, e tornati a casa appendendo fuori dalla finestra il nostro amato simbolo tricolore, ossia il verde per ricordare i nostri prati, il bianco per ricordare le nevi perenni e il rosso, per il sangue versato nelle guerre!
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