Avigliana: il Comitato di cittadini non può partecipare al question time del Consiglio e denuncia “Una scorrettezza istituzionale”

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AVIGLIANA – I cittadini di Avigliana del comitato di Borgata Malano contro la costruzione dell’antenna telefonica hanno manifestato sotto il Comune. In tanti è forse la prima volta che un gruppo così numeroso si presenta contro l’amministrazione cittadina. Spiegano gli aviglianesi. “Prima dell’apertura della seduta una rappresentanza del Comitato “Statio Avilius” ha presidiato pacificamente l’ingresso del Comune, per manifestare il proprio dissenso alla realizzazione di un’antenna per telecomunicazione. Il Comitato avrebbe desiderato partecipare al “question time” normalmente previsto nella prima mezz’ora della seduta. Per porre alcune domande specifiche a Sindaco e Giunta Comunale, pur nella consapevolezza che il Consiglio, per ragioni di sicurezza Covid, non sarebbe ancora stato aperto al pubblico“.

NELL’UFFICIO DEL SINDACO

Il Sindaco, preso atto della richiesta dei cittadini e sentite le argomentazioni a loro sostegno portate dalla consigliera Callegari, avrebbe potuto autorizzare, con dovuto distanziamento e mascherina, l’ingresso di una sola persona in Sala Consiglio. Data l’assenza dell’Assessore Arisio non sarebbe neppure variato il numero delle persone inizialmente previste. Poi consentire la lettura del documento preparato dal Comitato. Al contrario, l’invito del Sindaco a “seguirlo e partecipare” rivolto a una piccola delegazione formata da tre persone del Comitato, apparentemente con lo scopo di “ascoltare i cittadini”, alla presenza dei soli Assessori, è stato in realtà una scorrettezza istituzionale. In questa discussione condotta a porte chiuse è emerso che a parere dell’Amministrazione nulla compete al Comune, nella persona del Sindaco, in merito alla possibilità di bloccare definitivamente i lavori di installazione e anzi, è andata ben oltre le proprie competenze“.

IL PIANO TERRITORIALE

“Il Sindaco però dimentica che è compito dell’Amministrazione comunale gestire la pianificazione territoriale. Redigendo appositi piani che, pur nel rispetto di normative regionali, nazionali ed europee, diventano espressione di precise scelte politiche e di indirizzo. Se l’Amministrazione (o quelle che l’hanno preceduta e di cui questa è naturale continuazione) nel redigere un Piano comunale sull’elettromagnetismo, non ha previsto la tutela di determinate aree residenziali e scolastiche, o di pregio agricolo, o di valore storico e paesaggistico, non è poi certamente colpa del SUAP se su quelle aree sono state autorizzate determinate installazioni! Non tutti sono così ingenui o distratti e, certo, rimediare al guaio adesso può essere complicato! Ma sarebbe certamente più facile se si cominciasse con una sana assunzione di responsabilità”.

UN PROGETTO DA RIVEDERE

“Un tentativo di rimediare lo si coglie nell’aver affidato ad una Ditta specializzata la revisione del Piano sull’elettromagnetismo: se va rivisto, implicitamente si dice che quello di prima non è fatto bene! Se però la redazione di questo nuovo strumento durerà tre anni, non conviene forse bloccare tutto, sospendere tutte le autorizzazioni in atto e aspettare che il nuovo Piano diventi operativo, per  impedire il Far West che certamente si aprirà, con il tentativo di tutti di approfittarne finché si può? Il Comitato ha a sua volta ribadito che la valutazione dei VVFF di compatibilità fra impianto TLC e metanodotto, è indispensabile per la sicurezza degli abitanti in questo caso più unico che raro: l’antenna infatti potrebbe facilitare, come grande parafulmine, scariche elettriche a terra, a ridosso di una importante condotta di gas ad alta pressione, con rischi gravissimi per l’intera area”.

IL COMITATO

“Il Comitato, pertanto, ha nuovamente e con forza chiesto a Sindaco ed Amministrazione tutta di agire secondo il principio di precauzione come da norme di Legge. Successivamente i rappresentanti del Comitato si sono congedati, chiedendo la delocalizzazione delle antenne di Borgata Malano (in progetto) e di Via Mompellato (già installata). Ha fatto seguito il Consiglio Comunale, seguito in diretta web dal Comitato. In questo ambito il Sindaco Andrea Archinà ha dato lettura all’interrogazione che “Statio Avilius” intendeva presentare nel question time, ribadendo che il parere ultimo è stato dato dal SUAP, che è stata incaricata una ditta per valutare e stilare il prossimo piano di zonizzazione TLC nei prossimi tre anni e che l’amministrazione ha fatto tutto ciò che era in suo potere, seguendo il corretto iter burocratico. E’ compito del legislatore colmare eventuali carenze interpretative o di Legge”.

L’AMMINISTRAZIONE

Sulla questione il sindaco Archinà è intervenuto sul sito del giornale del Comune scrivendo “le competenze non sono del Comune ma dello Sportello unico delle attività produttive a cui il Comune di Avigliana ha trasmesso un proprio parere“. “Io credo – ha spiegato il sindaco – che nell’arco dei prossimi giorni si potrà avere quell’ulteriore elemento di valutazione da parte di tecnici specializzati che consentirà di capire se i dubbi posti dal Comitato sono fondati e se l’Amministrazione ha fatto tutti i passaggi“.

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