Avigliana e Tresserve: un gemellaggio dal 1963, due città e tre laghi

Tresserve municipio

AVIGLIANA – Avigliana e Tresserve: un gemellaggio dal 1963, due città e tre laghi.

AVIGLIANA E TRESSERVE, CITTÀ GEMELLE

Avigliana e Tresserve, Italia e Francia, a due lati delle Alpi. La prima supera i 15mila abitanti, la seconda arriva appena a 3mila. Città gemelle dal 1963. La prima affonda le radici nel neolitico e poi nell’antica Roma come città di passaggio nella strada per le Gallie. La seconda invece è figlia dell’espansione culturale e urbanistica nell’Ottocento. Così ad Avigliana si ricordano le legioni di Costantino, i Longobardi, i Saraceni e la nascita della dinastia Sabauda. Poi il Conte Verde e quello Rosso ed ecco che il ducato di Savoia unisce, per poco, Avigliana e Tresserve. Poi guerre, re e principi da un lato all’altro delle Alpi.

Un generale, poi imperatore: Napoleone, unisce nuovamente le due città sotto la stessa amministrazione. È un passaggio. Quindi il ritorno a due regni. Poi le guerre mondiali e negli anni Sessanta l’idea di unire le due comunità siglando un patto d’amicizia e fratellanza con il gemellaggio. Qui, in Italia ad Avigliana, i due laghi morenici, lì in Francia il lago del Bourget anch’esso di origine glaciale. Due città lagunari, di montagna, sabaude e collinari.

AVIGLIANA, DAL PALEOLITICO A NOBEL

Avigliana affonda le sue origini al neolitico. Di quell’epoca appartengono le tracce di un centro di palafitte nelle paludi nei pressi dei laghi. Poi nel 500 le prime opere di fortificazione sul monte Pezzulano, sul quale sorge tuttora il castello eretto per opera di Clefi, re dei Longobardi. Una notevole importanza per il paese la riveste la figura della marchesa Adelaide, moglie di Oddone, capostipite dei Savoia. A lei si deve la costruzione cosiddetto Borgo Nuovo. Più tardi, siamo all’assedio di Avigliana e la sua conquista, che provoca gravi danni sia al castello sia alla città da parte di Federico Barbarossa. Comincia l’era di guerra tra Savoia e Francia.

Avigliana nel 1350 viene dichiarata piazza franca da Amedeo VI, il Conte Verde. Vengono eseguiti lavori di fortificazione del castello e delle sue mura. Nuovo attacco, nuovamente dei francesi, nel 1630, e opposizione di una guarnigione di 500 uomini.  Francesi ancora in assedio nel 1690 con il generale Catinat che bombarda il castello lasciando quanto è ancora visibile oggi. Poi un lungo passaggio nella storia fino ad Alfred Nobel, inventore della dinamite. Ad Avigliana costruì uno dei più grandi stabilimenti di produzione di dinamite in Italia.

TRESSERVE, CHE BELLA NELL’OTTOCENTO

La collina di Tresserve si estende per cinque chilometri. Una strada la percorre per tutta la sua lunghezza, dominando il lago del Bourget Le abitazioni si allineano lungo questa strada che permetteva di andare da Aix a Chambéry. Scrive Geneviève Frieh-Giraud del paese. “Nel XVII secolo, il Signore di Tresserve viveva nel Domaine de la Tour e apparteneva alla potente famiglia Buttet. Le famiglie sabaude costruirono ricchi palazzi dove soggiornavano d’estate. Tresserve, con i suoi belvedere sul lago e sulle montagne, diventa un luogo di residenza molto amato dagli inglesi: Lady Whalley, John Bellingham, Joseph Charlton Parr, Ellen Willmott. La regina Vittoria progetta persino di costruirvi un castello.

L’atmosfera molto speciale di Tresserve deriva da questa convivenza di ricchi proprietari con una popolazione contadina saldamente radicata. Le devastazioni delle guerre, lo sviluppo dell’industria e del turismo incoraggiano gli abitanti a dedicarsi ad altre professioni. Ma il villaggio conserva ancora una specialità dell’orticoltura, spesso fornita dalle donne”. A partire dal 1960 il comune attuò un piano di frammentazione degli appezzamenti, rendendoli edificabili, che avrebbe trasformato Tresserve in un comune residenziale. Il municipio si trova nella casa dove abitò Ellen Willmott.

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