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domenica, 3 Novembre 2024

Autoporto in Valsusa, dopo le manifestazioni No Tav, le amministrazioni di San Didero e Bruzolo incontrano la cittadinanza

SAN DIDERO – Come annunziato dalla conferenza stampa sabato 17 aprile, alle ore 15, si svolgerĆ  a San Didero, nel piazzale del Polivalente un incontro organizzato dalle amministrazioni di Bruzolo e San Didero sul nuovo autoporto in Valsusa. All’incontro parteciperanno i tecnici No Tav per informare la cittadinanza dei due paesi valsusini sul progetto dellā€™Autoporto di San Didero. Si parlerĆ  dellā€™impatto che il cantiere avrĆ  sulle vite dellā€™intera popolazione della Valsusa.

IL CAMPEGGIO DEI NO TAV

Dal 16 al 18 aprile avrĆ  luogo, presso alcuni terreni nella zona della acciaieria di San Didero, il campeggio No Tav. Spiegano gli organizzatori. “SarĆ  un momento necessario per confrontarsi, organizzarsi e rispondere in maniera collettiva a questā€™ennesimo tentativo di devastazione ambientale e di militarizzazione. Il terreno su cui si potrĆ  campeggiare ĆØ comunale, invitiamo tutte e tutti a portarsi il necessario per campeggiare e ricordiamo di usare la mascherina nel rispetto della salute di ognuno di noi. Ricordiamo che per lā€™assemblea del venerdƬ, lā€™incontro con i sindaci il sabato e lā€™iniziativa con Wu-Ming del 18 ĆØ stata fatta comunicazione di manifestazione statica. Pertanto sarĆ  possibile raggiungere San Didero in totale sicurezza per contrastare il nuovo autoporto in Valsusa“.

AVANTI CON I LAVORI

ā€œSulla Tav chiediamo al governo un cambio di passo, in particolar modo sulla realizzazione della tratta italiana tra Torino a Bussoleno, la cui progettazione bloccata nel 2019 dal governo giallo-verde non ĆØ stata ancora completataā€. E’ quanto dichiara la capogruppo in Commissione Ambiente di Italia Viva Silvia Fregolent annunciando una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.Ā ā€œEā€™ inammissibile, mentre i lavori nel tratto francese stanno procedendo a gran velocitĆ , vedere i cantieri italiani ostaggio dei teppisti e con notevoli ritardi. Non sono a rischio soltanto gli ulteriori 750 milioni di euro di cofinanziamenti annunciati dallā€™Unione Europea ma la capacitĆ  del paese di risollevarsi dalla pandemiaā€.

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