Aria e acqua in Piemonte: migliore qualità e riserve ripristinate con la pioggia delle ultime settimane

Diga Rochemolles

PIEMONTE – Aria e acqua in Piemonte: migliore qualità e riserve ripristinate con la pioggia delle ultime settimane.

MIGLIORA LA QUALITA’ DELL’ARIA NEI PRIMI MESI DEL 2023, PRIMA DELL’ARRIVO DELLA PIOGGIA CHE HA ANCHE QUASI AZZERATO DEFICIT IDRICO

Il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati alla presentazione della Relazione sullo Stato dell’Ambiente. “Misure per 470 milioni già nel 2023. Risorse anche dai fondi europei della programmazione 2023-2027, triplicate rispetto a 2014-2021“. Quasi azzerato il deficit di piogge e migliorati i dati della qualità dell’aria: questa l’anteprima 2023 sullo stato dell’ambiente in Piemonte in occasione della presentazione della Relazione sullo stato dell’Ambiente in Piemonte, redatta da Arpa e Regione Piemonte. Per quanto riguarda la siccità, le piogge del mese di maggio – più di 230 millimetri – hanno permesso di recuperare, quasi del tutto, il deficit di pioggia: nel periodo gennaio-aprile 2023 il deficit era a -50%, ora, grazie alle precipitazioni delle ultime settimane, si è arrivati a -7%, grazie ad un +90% della media di precipitazioni del mese di maggio registrate dal 1991.

E L’ARIA?

Sul fronte della qualità dell’aria, il 2023 fotografa, nei primi cinque mesi dell’anno, un miglioramento dei dati relativi al PM10 e anche della concentrazione degli ossidi di azoto rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, nella stazione di Torino Rebaudengo, nel 2023 le giornate di sforamento sono state 40, mentre nel 2022 erano state 49. Si tratta di periodi del tutto sovrapponibili, perché l’ultimo sforamento nel 2022 era stato il 25 marzo, e nel 2023 il 22 marzo, in entrambi i casi dopo mesi di siccità. Al miglioramento della qualità dell’aria hanno contribuito le misure messe in atto dalla Regione: nella programmazione 2023-2027 dei FESR, Fondi Europei di Sviluppo Regionale, ha previsto lo stanziamento di 475 milioni di euro per la transizione ecologica, oltre il doppio rispetto programmazione precedente, quando per questa voce c’erano 181 milioni. Anche nella programmazione 2023-2027, del Psr, il Programma di Sviluppo Rurale, ci sono 73,2 milioni di euro, mentre tra il 2014-2022 erano 64,3.

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