ALPIGNANO – Sono stati arrestati dai Carabinieri due soggetti per un presunto tentativo di estorsione in danno di un’associazione di Alpignano, proprietaria di un ristorante in Valsusa già confiscato. I Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, dal GIP del Tribunale di Torino che ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di due indagati italiani per una tentata estorsione, pluriaggravata dal metodo mafioso.
COLPITA DAI CARABINIERI LA ‘NDRANGHETA IN VALSUSA
Ad esito delle indagini, avviate nel settembre 2020 dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Torino, è stato possibile raccogliere gravi indizi relativamente all’ipotizzato tentativo, mediante minacce e intimidazioni, di una persona riconducibile alla ‘Ndrangheta. L’uomo è già detenuto a seguito di condanne passate in giudicato per reati ex art. 416bis, ha cercato di riottenere, con varie modalità illecite, la gestione dell’ex Ristorante Lettera 22, in Valsusa e di proprietà di un’associazione di Alpignano. La licenza era già stata sequestrata preventivamente per la confisca nel pregresso procedimento poiché diretta espressione della rete di attività economiche funzionali al riciclaggio e al sostentamento economico del sodalizio mafioso.
DAL CARCERE COMANDAVA GRAZIE AD UN INCENSURATO
L’uomo potrebbe essere coinvolto nelle dinamiche criminali del “Locale di San Mauro”. Nonostante l’uomo sia in carcere sarebbe riuscito ad imporre le proprie volontà criminali, anche con l’ausilio di un soggetto incensurato, anch’egli destinatario del medesimo provvedimento restrittivo. Con lui colpito il suo sodale.
NOTIZIE DELLA VALSUSA, VAL SANGONE E CINTURA DI TORINO
Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia! Segui e metti mi piace al canale YouTube L’Agenda News.