ALPIGNANO – Alpignano, lāArea Nord Ovest dello SBAM propone, un percorso di incontri e presentazioni letterarie che accompagni i lettori nel momento complesso che stiamo vivendo. “Nel mezzo del cammino” ĆØ una proposta che prende le mosse dall’incipit piĆ¹ potente della storia culturale dell’uomo, l’avvio della Divina Commedia di Dante Alighieri. Vuole essere lo strumento per declinare la lettura, i libri e il sapere come un āmezzoā, appunto, come un ponte per andare oltre, per superare le secche della mediocritĆ , per evolversi.Ā Il percorso di 5 incontri on line partirĆ il 12 maggio e si concluderĆ il 9 giugno toccando 6 biblioteche dell’Area, tra cui Alpignano.
IL CALENDARIO
Il 3 giugno, ore 18: prima visione facebook: Davide Longo e āUna rabbia sempliceā , dalla Biblioteca di Pianezza. Il 9 giugno, ore 18:Ā prima visione facebook:Ā Saulo LucciĀ e La Divina Commedia āNel mezzo di un gelido infernoā, dalle Biblioteche di Alpignano, Venaria Reale e Rivoli.Ā Per informazioni: pagina facebook della biblioteca di Alpignano (https://www.facebook.com/biblioalpignano) o delle altre biblioteche dell’Area Nord Ovest SBAM.
Dante Alighieri, considerato il padre della lingua italiana nonchĆ© pilastro della letteratura mondiale, nacque a Firenze tra il 21 maggio e il 21 giugno del 1265.Ā La sua opera piĆ¹ importante, laĀ ComedƬa, conosciuta come laĀ Divina commediaĀ e composta tra il 1306 e il 1321. Eā letta e studiata in tutto il mondo e rappresenta probabilmente la piĆ¹ importante testimonianza della letteratura medievale e del dolce stil novo. Tra le sue altre, magistrali e celeberrime opere ricordiamo. LaĀ Vita Nova, composta tra il 1292 e il 1293, dedicata allāamore per Beatrice e che comprende il sonettoĀ Tanto gentile e tanto onesta pare. IlĀ Convivio, composto tra il 1303 e il 1308, in cui emerge il ruolo civile della letteratura; ilĀ De vulgari eloquentia, trattato composto in latino tra il 1303 e il 1304 in cui Dante difende la dignitĆ e lāimportanza della lingua āvolgareā; eĀ De monarchia, opera composta tra il 1310 e il 1313 in cui convergono tutto il suo pensiero e la sua filosofia politica. Muore a Ravenna, in esilio dalla sua amata Firenze, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321.
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