All’alba del 6 giugno del 1944, 77 anni fa, avvenne lo sbarco in Normandia

sbarco normandia

BUSSOLENO – All’alba del 6 giugno del 1944, 77 anni fa, avvenne lo sbarco in Normandia. Dando inizio alla liberazione dell’Europa dall’occupazione nazifascista durante la Seconda guerra mondiale. L’evento è passato alla storia come D-Day perché nel gergo militare inglese questo termine indica l’inizio di una missione. Molti lo conoscono anche come “il giorno più lungo”. Così lo ribattezzò Erwin Rommel, il generale nazista a capo delle forze tedesche, in un discorso con un suo sottoposto. “Le prime ventiquattr’ore dell’invasione saranno decisive: per gli alleati, come per la Germania, quello sarà il giorno più lungo”. Lo sbarco in Normandia – Il piano di invasione venne ribattezzato Overlord, il più grande sbarco della storia militare. Fu attuato dagli anglo-americani sulle coste della Normandia. Nella Francia settentrionale.

L’ATTACCO

Vi  parteciparono 12.000 navi da guerra, 4.200 mezzi da sbarco e 12.000 aerei. In previsione dell’attacco Hitler aveva fatto costruire un sistema di fortificazioni. Era il vallo atlantico, lungo tutto il litorale francese e aveva concentrato in Francia sessanta divisioni. Un quarto dell’intero esercito. Ciò non bastò ad impedire lo sbarco degli Anglo-Americani, che restarono padroni del campo in quella che fu chiamata “battaglia delle spiagge”. Sbarcarono 130mila soldati. Mentre altri 20mila si paracadutarono. Non approdarono tutti nello stesso punto e simultaneamente, ma vennero scelte diverse postazioni. Si chiamavano Utah, Sword,Juno e Gold. L’intento era quello di confondere le truppe tedesche e disperdere le loro energie, contando anche sull’aiuto della flotta aerea che sganciò migliaia di bombe. Non si capì subito che quell’operazione avrebbe cambiato il corso degli eventi.

FERITI E UCCISI

Quel giorno migliaia di persone nelle truppe alleate rimasero ferite, 4.400 vennero uccise. Le perdite erano state ingenti soprattutto nella spiaggia di Utah e gli Alleati non riuscirono a raggiungere tutti gli obiettivi che si erano preposti. La notizia fu però diffusa alla radio come una grande vittoria e galvanizzò la resistenza. Questa diede nuovo slancio anche ai partigiani. In agosto Parigi fu liberata e De Gaulle vi instaurò il suo governo. In settembre gli Alleati liberarono anche Belgio e Olanda. Spiega Giuseppe Oliveri, del gruppo di reenactors dell’United States Army, nonché dei Granatieri Valsusa 1861-1918. “I soldati della seconda guerra mondiale con prevalenza americani, ma anche inglesi e tedeschi, disponevano di alcuni veicoli storici militari, Willys, Dodge e del materiale per poter allestire un attendamento con postazione e piccolo ospedale da campo“.

“GRUPPO STORICO 2194”.

Costituito nel maggio 2012, accomuna, con “Great Generation– Airborne Reenactors Group”. Persone che condividono la passione per i mezzi militari e le uniformi. I componenti di quest’ultimo nucleo raffigurano le truppe aviotrasportate USA dell’epoca, dalle mitiche 82^ Divisione “All American” e 101ª Divisione “Screaming Eagle” alle formazioni ad esse aggregate. Le presenze nelle varie cerimonie commemorative in Italia, Francia, Belgio, per citare solo alcuni Paesi, devono servire a ricordare gli errori e gli “orrori “del passato affinchè non si ripetano mai più.

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