Al teatro Magnetto di Caselette il “Malato immaginario” di Moliere

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CASELETTE – Al teatro Magnetto di Caselette il “Malato immaginario” di Moliere

AL  TEATRO MAGNETTO DI CASELETTE IL MALATO IMMAGINARIO

Al Salone Polivalente Cav. Magnetto di Caselette martedì, 17 gennaio alle ore 21 il “Malato immaginario” di Moliere.

LA TRAMA

La quarta recita de Il malato immaginario è a rischio, il Maestro non è dell’umore per andare in scena e gli attori della compagnia se ne tornano a casa. Tocca a Pasquati il disperato tentativo di portare a termine la serata ricorrendo nientemeno che ai vecchi compagni dello Stivale, pregandoli di quest’Ultimo Viaggio. L’insistenza dei tre commedianti è inarrestabile, Molière è costretto a cedere: lo spettacolo deve continuare! Un inno alla vita, alla risata e alla bellezza, cantato dai saltimbanchi, condito di una farsa feroce, intrisa di amore per il pubblico. “Vivo è il teatro, dunque, quando viva è la Commedia.” Il malato immaginario, è una Comédie-ballet in III atti, del drammaturgo francese Molière. Da ricordare che nel XVII secolo, in Francia, il termine “immaginario” significava pazzo. Tutti e tre gli atti sono seguiti da altrettanti intermezzi.

La pièce venne rappresentata per la prima volta al Palais-Royal il 10 febbraio 1673, dalla “Troupe du Roy”, con le musiche di Marc-Antoine Charpentier, e coreografie di Pierre Beauchamp. L’opera è quasi un’autobiografia del drammaturgo. Intesa dal suo autore come una farsa, è inframmezzata da intermezzi musicali e balletti giustapposti alla commedia, inseriti all’unico scopo di compiacere i gusti di Luigi XIV, lasciando però intatta la struttura dell’opera.

Scritta nell’ultimo anno di vita di Molière, la commedia è intrisa di realismo. Lo stesso protagonista, che si presenta come un classico personaggio farsesco, pronuncia a tratti affermazioni lucide e ragionevoli, mostrando un cinismo e una disillusione che tradiscono le amare riflessioni dello stesso autore, il quale approfitta delle occasioni comiche offerte dalla trama per introdurre in modo inaspettato un’aspra denuncia della società del suo tempo.

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