A Vaie al Museo della Preistoria asce e manufatti dell’uomo della pietra

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VAIE – A Vaie al Museo della Preistoria asce e manufatti dell’uomo della pietra.

APPUNTAMENTO CULTURALE A VAIE AL MUSEO DELLA PREISTORIA

La mostra “Vaie nella preistoria: frammenti di cultura materiale” è curata dalla Soprintendenza Archeologia belle Arti e Paesaggio con il Museo Laboratorio di Preistoria. Trae origine dal più ampio progetto di risistemazione, avviato dal Comune, sul pianoro della Baità. Completa il rinnovamento dello spazio espositivo, già dedicato alle culture preistoriche del bacino del Mediterraneo attraverso il metodo dell’archeologia sperimentale. I reperti presentati, rinvenuti sia in occasione di indagini non sistematiche condotte negli anni settanta ottanta del secolo scorso, sia nel corso delle recenti ricognizioni. Queste costituiscono un’importante attestazione della vita quotidiana degli abitanti di Vaie nella preistoria.

I FRAMMENTI

I numerosi frammenti litici, fra i quali si segnalano blocchi di materia prima, schegge di lavorazione in pietra verde, lame di asce spezzate e un frammento di ascia. Questi rivelano il pieno inserimento dell’abitato nelle direttrici di circolazione delle pietre verdi. Vaie deve quindi con ogni probabilità la sua prolungata frequentazione alle attività di reperimento della materia prima litica. Tra i manufatti in pietra verde rivenuti a Vaie si distinguono in particolare tre lame levigate. Tali reperti, verosimilmente riferibili a pratiche di deposizione intenzionale, sono conservati nelle collezioni Musei Reali di Torino e per la prima volta verranno presentati al pubblico all’interno del nuovo spazio museale che il Comune ha voluto allestire. A dimostrazione dell’importanza fondamentale dei centri alpini per l’estrazione, la lavorazione e la diffusione di manufatti in pietra verde, nella seconda sala, sono esposti un’altra ascia, ancora verosimilmente proveniente dal territorio di Vaie.

La mostra offre un’opportunità di riflessione partecipata sulle potenzialità del patrimonio culturale locale, che deve essere considerato come una risorsa condivisa ed un bene comune custodito per le generazioni future, quale fonte di progresso civile, economico e ambientale, ponendo in campo tutte le strategie necessarie per la sua conservazione, tutela, fruizione e promozione. Sabato 1° aprile dalle ore 15 la mostra sarà possibili visitare la mostra con l’accompagnamento dell’archeologo e attività di rievocazione lungo il sentiero della Baità.

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