A Susa la Festa della Marina nel ricordo degli eroi del mare sui MAS

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SUSA – A Susa la Festa della Marina nel ricordo degli eroi del mare.

LA FESTA DELL’ASSOCIAZIONE MARINAI GRUPPO VALLE SUSA

L’Associazione Marinai d’Italia del Gruppo Valle Susa si è trovata a Susa domenica 11 giugno per l’annuale festa d’arma. Con i soci l’assessore Giuliano Pelissero e Gianluca Cevrero rispettivamente per le Città di Susa e Bussoleno. Poi ci sono stati gli interventi del Presidente Associazione Nazionale Marinai d’Italia Val Susa Antonino Laganà e della professoressa Gemma Amprino Giorio. Presente anche Giancarlo Sibille dell’Associazione Granatieri di Sardegna e i rappresentanti dell’Associazioni d’Arma dei Carabinieri.

IL MONUMENTO DI SUSA

Ha spiegato il Presidente Laganà presso il monumento alla Marina in Piazza della Repubblica. “La Festa della Marina, istituita nel 1939 nella data del 10 giugno, è per esaltare l’impresa avvenuta presso l’isola di Premuda nell’alto Adriatico che fu una delle più ardite azioni della prima guerra mondiale, quando due piccole imbarcazioni di MAS, motosiluranti veloci, sotto la guida del comandante Luigi Rizzo affondarono due corazzate austro ungariche dando svolta a favore dell’Italia alle sorti della Guerra. Finita la Seconda Guerra Mondiale la festa venne temporaneamente sospesa e dal 1950 in poi fu nuovamente celebrata in concomitanza co la festa di Sante Barbara nostra Patrona il 4 dicembre. Nel novembre del 1963 su particolare insistenza dell’allora Presidente dell’Associazione Marinai d’Italia, il Capo di Stato Maggiore Ernesto Giurati chiese al Ministero della Difesa di ripristinare fa festa il 10 giugno, riconoscendo il valore pregnante di questo episodio storico come: senso di appartenenza, di identificazione e di dedizione alla Patria di tutti i Militari di Marina e di tutti noi che nel periodo di leva abbiamo indossato quella divisa”.

IL FUTURO DEI GIOVANI

Ha concluso il marinaio. “Voglio soffermarmi ad immaginare quel manipolo di uomini che furono protagonisti di quella azione: le paure, i pensieri, i ricordi di una vita, che passavano nelle loro menti, le famiglie lontane che se andava male non avrebbero sicuramente rivisto, eppure non si fermarono nonostante fosse un’impresa quasi impossibile entrando così nella leggenda da eroi. Questo è secondo me l’insegnamento che scaturisce da questa fantastica azione di guerra cioè che ciò che sembra impossibile talvolta si realizza e questo è un concetto che vale per tutti ma soprattutto per i giovani che a supporto delle idee possono affiancare la forza fisica e l’entusiasmo“.

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