Quando a Susa dalla zecca uscivano i “denari Secusini”, monete sonanti

Denari segusiniDenari segusini

SUSA – L’Associazione Numismatica Taurinense ha organizzato a Susa il 2° Raduno Numismatico-filatelico. Un primo momento è stato vissuto nella Sala Consiliare del Municipio. E’ stata consegnata nelle mani del sindaco Piero Genovese la donazione al Museo Civico di quattro medievali denari segusini. Tutti di forte rarità, da parte di Eupremio Montenegro presidente dell’Associazione. Egli è noto Numismatico già perito del Tribunale di Torino, Commendatore del Sacro Militare Ordine Malta. Con l’auspicio di una futura riapertura della sala espositiva dedicata alla sezione numismatica. Un altro denaro segusino è stato donato alla Segusium, Società di ricerche e studi valsusini, nella persona del presidente Germano Bellicardi. I denari omaggiati sono stati coniati a Susa da Umberto II di Savoia, detto “il Rinforzato” (Carignano, 1065 – Moutiers, 1103).

Susa Convegno Numismatico

Susa Convegno Numismatico

IL CONVEGNO

Alla cerimonia erano presenti cittadini, autorità locali pubbliche ed associative. Poi presso la Casa della Spiritualità Villa San Pietro, ha avuto luogo l’esposizione di monete antiche e moderne. Poi medaglie, pubblicazioni numismatiche ed affini, con l’annullo speciale Poste. Ecco il convegno “La storia della Zecca di Susa”. L’iniziativa a Susa del Raduno Numismatico-filatelico davvero pregevole, rivolta a tutti gli appassionati del collezionismo e non solo. Patrocinata dalla Città di Susa, ha visto la fattiva partecipazione di espositori aderenti alla Associazione Numismatica Taurinense, nonchè il vivo coinvolgimento dei dinamici soci segusini Luca Pellegrino e Diego Vitale.

LA ZECCA DI SUSA

Susa fu la prima zecca Sabauda in territorio italiano anche se la sua storia monetaria e la sua origine hanno dato adito ad opinioni contrastanti, elaborate in tutti i tempi dai più insigni storici e numismatici. Dai documenti risulta che “in palatio secusiae“, nel 1073, risiedeva la Contessa Adelaide con i figli ed i nipoti. I figli di Adelaide ed Oddone furono Pietro I e Amedeo II, fra i nipoti Umberto II, figlio di Amedeo II e Giovanna di Ginevra. Non si è riusciti a trovare alcun documento in cui si possa riscontrare l’esatta datazione sull’origine dell’attività della zecca. A Susa l’officina monetaria risiedeva nel Palazzo e batteva denari in argento detti appunto “denari Secusini”. Di questi denari il più antico conosciuto riporta in nome del Marchese Pietro, a cui seguono i denari con il nome di Umberto e dei suoi successori, fino a Tommaso I nel 1188-1232.

Contessa Adelaide Susa

Contessa Adelaide Susa

LA ZECCA DI AVIGLIANA

L’ultimo documento che riferisce l’attività di questa zecca risale al 1387, il conto del tesoriere generale Ambardò Gerbasio. Dopo il 1232 con il conte Amedeo IV. Non si può affermare con esattezza ed assoluta certezza da quale zecchiere e quali furono le monete battute nella zecca di Susa in quanto, da questa data. I conti di Savoia aprirono altre zecche oltralpe e in Piemonte. Infatti oltre che a Susa, fu aperta anche la zecca di Avigliana in cui si batteva una uguale tipologia monetaria. Nonostante la chiusura della zecca di Susa, non si perse nei secoli la memoria dei “secusini” tanto che in alcune note datate a Firenze nel 1471. Si fa ancora menzione a “secugini vecchi” con l’indicazione della legge di cui erano composti.

Castello Susa

Castello Susa

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