A Susa il flash-mob degli infermieri dell’Asl To3, sempre in prima linea contro il Coronavirus

Meyer Susa

SUSA – Una manifestazione per portare alla luce le condizioni nelle quali lavorano i dipendenti dell’Asl To3 si è svolta oggi, a Susa. Davanti ai cancelli degli Ospedali  il personale infermieristico denuncia la fragilità di un sistema che non riesce a fermare la pandemia. Spiegano che mancano anche i guanti e che scarseggia l’alcol. I lavoratori denunciano diverse gravi carenze della sanità piemontese: scarsissimi interventi strutturali. Poi mancanza dei reagenti  per processare i tamponi molecolari, quelli, per intenderci, più attendibili. Ci sono tamponi di dipendenti dell’ASL TO3 che da ormai otto giorni sono congelati in frigo e non vengono processati: perché? Si vuole forse ritardare l’esito dei risultati in modo che i positivi asintomatici vadano comunque a lavorare?

Susa sciopero

A SUSA

Spiegano in un comunicato. “Forse la Regione Piemonte, piuttosto che assumere lavoratori della sanità con condizioni accettabili, preferisce far andare a lavorare i propri dipendenti, anche se positivi asintomatici, rischiando che le strutture sanitarie diventino dei focolai e i sanitari degli untori? Vogliamo fare errori ancora peggiori di quelli fatti con le RSA? Alle 10:40 del mattino c’erano veicoli in coda in attesa al posteggio approntato per il drive-in, il personale inizia a fare i tamponi alle 13. Abbiamo fatto alcune domande: una coppia di persone, alle 7.30 del mattino non ha potuto mettersi in attesa a Carmagnola perché c’erano già pazienti in coda per i 350 tamponi previsti, stessa situazione a Chieri, dove i tamponi giornalieri sarebbero 300, hanno perciò pensato di mettersi in coda all’ospedale di Rivoli“.

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