A Giaveno un bilancio del 25 Aprile e l’iniziativa “Il fiore del partigiano”

GIAVENO – A Giaveno un bilancio del 25 Aprile e l’iniziativa “Il fiore del partigiano”. Un gesto per testimoniare la riconoscenza verso i partigiani, gli uomini e le donne impegnati per la Liberazione, che hanno sofferto, sono morti. Hanno lottato e resistito per vincere l’oppressione e le persecuzioni. Per consentire a noi tutti di vivere in un Paese libero e democratico. L’Associazione Culturale e di Incontro DonneDiValle ringrazia tutti coloro che per la ricorrenza del 25 aprile. Nel 76° Anniversario hanno pubblicato e condiviso l’invito a un fiore vero o simbolico deposto ad un cippo, o fotografato presso la lapide o una targa di partigiano o un caduto per il 25 Aprile a Giaveno.

I FIORI

Fiori sono stati fotografati alla targa di via Sergio De Vitis, Comandante partigiano e a quella di Renato Ruffinatti, giovane  non ancora 18 enne che si unì alla Divisione Autonoma Sergio De Vitis Soprannominato il “gigante della montagna” operò in montagna e in pianura e dopo uno scontro cruento, fu catturato ed ucciso  il 13 maggio 1944. Venne anche costretto a scavarsi la fossa prima di morire. Alla lapide di borgata Mortera e in località Buonaria presso l’Abbazia della Sacra di San Michele dove sono ricordati i martiri del 26 maggio 1944. Si è trattato di  piccoli  segni dal grande significato e valore come momento di incontro fra testimoni, per il passaggio di memoria tramite un fiore deposto ai piedi di una lapide, su un libro, vicino ad una targa, fra chi ha lottato ed è stato ucciso per  la Liberazione e chi ne ha raccolto i frutti di quell’impegno.

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