A due anni dall’incendio della Sacra di San Michele si pensa al futuro

S.AMBROGIO – Erano le 21 del 24 gennaio del 2018 quando scattĆ² l’allarme per un incendio alla manica est della Sacra di San Michele. Le fiamme si propagarono velocemente sul tetto in rifacimento in quelle settimane. A venire distrutte furono le stanze dei padri rosminiani e alcuni uffici. Un danno contenuto a quella parte di Abbazia. Sul posto i primi ad arrivare furono i Vigili del Fuoco di Giaveno, poi da Avigliana, Rivoli, Susa. Man mano che passavano le ore s’intensificava la presenza degli operatori allo spegnimento delle fiamme. Con un lavoro reso difficile dall’altezza e dall’architettura del manufatto, alle prime luci della mattina l’incendio era vinto e l’area messa in relativa sicurezza. La stima dei danni riguardava le volte dellā€™ultimo piano, compromesse dal crollo degli elementi in legno e pietra. Terminate le ispezioni e le perizie del caso sono cominciati i lavori di ristrutturazione. Opere ancora oggi in cantiere.

IL RETTORE

Spiega il rettore don Claudio Papa. “Un anniversario che ci ricorda la precarietĆ , che ci porta a credere. PerchĆØ nessuna opera, neppure la piĆ¹ solida in pietra, come la nostra Sacra ĆØ totalmente sicura. Di quei giorni bisogna ricordare la grande forza di abnegazione e professionalitĆ  di Vigili del Fuoco, dei Carabinieri e di quanti intervennero prontamente sull’incendio. Furono giorni difficili che segnarono la nostra comunitĆ  che dovuto affrontare, e affronta ancora, disagi logistici non semplici. I lavori di ristrutturazione dell’ala sud e le stanze allora danneggiate stanno volgendo al termine. Tutto ĆØ stato rallentato dall’emergenza Covid. Il 2021 si appresta cosƬ a diventare in un certo senso, anche per questo motivo, l’anno della rinascita alla Sacra di San Michele“.

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