CONDOVE – L’amministrazione di Condove in una nota chiarisce la sua posizione contro la chiusura della filiale della banca Intesa Sanpaolo. Scrivono dal palazzo municipale. “I responsabili locali di Intesa San Paolo hanno comunicato allāAmministrazione Comunale la decisione assunta dai vertici aziendali di chiudere la filiale locale. Un punto di riferimento per circa 2000 correntisti. Presente sul nostro territorio da 27 anni. Questa decisione si inserisce nel cosiddetto āpiano di razionalizzazioneā che prevede la chiusura su tutto il territorio nazionale di circa 1100 filiali”.
I CITTADINI DOVRANNO SPOSTARSI DI CHILOMETRI
“Ci sono zone della nostra Regione dove la chiusura delle filiali costringerĆ i correntisti, soprattutto quelli piĆ¹ anziani, a viaggi di 20 o 30 chilometri per poter raggiungere uno sportello. Questo per svolgere una qualsiasi elementare operazione. Ci rendiamo perfettamente conto che la digitalizzazione dei servizi. Anche del boom dellāhomebaking. Le convenzioni in atto tra banche ed esercizi commerciali stanno mettendo in discussione la necessitĆ di una rete di filiali presenti sul territorio. Restiamo perĆ² convinti che una grande azienda non possa avere come unico obiettivo il profitto e il guadagno. Deve avere la consapevolezza del ruolo sociale che ricopre. Soprattutto se una parte considerevole della liquiditĆ che detiene ĆØ figlia del lavoro e dei sacrifici di migliaia dei risparmiatori”.
ABBANDONATI I TERRITORI
La lettera inviata ai vertici di Intesa sulla banca a Condove chiude. “Abbandonare i territori preferendo una gestione automatizzata ed esclusivamente informatica del servizio puĆ² diminuire i costi e migliorare la marginalitĆ , ma al contempo ĆØ una scelta destinata ad aumentare quella distanza e quella diffidenza che i cittadini hanno nei confronti del mondo bancario e delle istituzioni che hanno il dovere di normarne le attivitĆ . I cambiamenti storici che stiamo vivendo sono innegabili ma devono essere gestiti insieme, da tutti gli attori protagonisti, e non possono essere subiti da istituzioni locali e cittadini senza possibilitĆ di discussione. Chiedo quindi a tutti voi di farvi portavoce di un disagio crescente e di una netta contrarietĆ a queste scelte cosƬ penalizzanti per le piccole comunitĆ locali, restando a disposizione per qualsiasi tipo di iniziativa si vorrĆ intraprendere”.
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