CASELETTE – E’ stato adottato il progetto preliminare della variante generale del nuovo piano regolatore atteso da oltre un decennio. Ora l’iter prevede che ci siano 60 giorni per le osservazioni da parte delle minoranze e dei cittadini, che la Giunta prenderĆ in esame, prima degli ultimi due passaggi per renderlo definitivo ed esecutivo.
Una serata per certi versi storica quella dell’ultimo Consiglio Comunale svoltosi lunedƬ scorso. Con l’adozione del progetto preliminare, con otto voti favorevoli, un astenuto e due contrari, Caselette punta ad una rivalutazione generale del proprio territorio con una filosofia diversa rispetto a quella delle amministrazioni precedenti. A spiegarla direttamente il sindaco Pacifico Banchieri: āUna necessitĆ per la nostra comunitĆ che ha il bisogno di dotarsi di un nuovo strumento urbanistico, scaduto giĆ nel 2006. Le parole chiave sono rivalutare, migliorare e abbellire, con una rigenerazione e riqualificazione di zone del nostro paese costruite in maniera disordinata negli anni del boom economico. Con tanti di quei capannoni creati allora per dare lavoro, che oggi si sono purtroppo svuotatiā.
Il primo cittadino spiega poi i quattro punti chiave del nuovo Prgc: āPrimo obiettivo recuperare i capannoni abbandonati in zone giĆ deturpate con aree destinate ad edilizia e verde. Riordinando la zona industriale per ricucire l’abitato di Caselette dal centro a LocalitĆ Villaggio.Ā Secondo obiettivo la viabilitĆ . Trovando un’alternativa a Strada Contessa facendo una circonvallazione del paese.Ā Terzo obiettivo l’edilizia sociale. Utile all’interno del processo di trasformazione da industriale in disuso ed edilizia convenzionata per aiutare i cittadini maggiormente in difficoltĆ .Ā Infine il quarto obiettivo col riordino dell’area industriale principale nell’ingresso del paese arrivando da Alpignano, riordinando i capannoni e la parte viaria attorno agli stessi. Obiettivo finale migliorare la comunitĆ caselettese, senza costruire tanto per farloā.
Dopo una sospensione ĆØ stato poi direttamente l’architetto Maria Sorbo a spiegare a consiglieri e ai cittadini presenti gli aspetti piĆ¹ specifici del piano regolatore: dalla zona residenziale verso il lago, a quella sociale verso la zona cimiteriale, ma anche il riordino a sud della Statale, l’inserimento della perequazione tra edilizia e servizi, e della nuova area pubblica a parco.
Non soddisfatte le minoranze con Laura Gaudenzi di āCaselette sempre piĆ¹ vivaā: āCi asteniamo perchĆØ ci pare un piano difficile da attuare. PerchĆØ nella zona industriale dismessa ci sono anche le bonifiche da fare con costi molto altiā. Contrari invece Davide Meinardi e Ruben Borello del Movimento 5 Stelle: āAd esclusione di poche cose questo piano regolatore non ci piace. Sembra dettato dalla fretta di farlo e non dalle reali esigenze dei cittadini. Non ci rendiamo complici di questa cosa, cosƬ come fatto per la riqualificazione di viale Sant’Abaco e la gestione del Castello Caysā. Di diverso avviso il capogruppo di maggioranza Jacopo Spatola: āUn piano ambizioso in un Comune che ha bisogno di un nuovo strumento urbanistico. Un dato su tutti, ovvero il 95 per cento di rigenerazione del tessuto urbano, ne spiega la bontĆ e l’utilitĆ per i caselettesiā.
Anche il vice sindaco Giorgio Motrassino ne spiega i vantaggi: āCon la variante generale, al posto di quella strutturale, avremo una visione complessiva del territorio. E in qualche senso di fretta ce n’era, visto che regolamentando le zone produttive dismesse, evitiamo possibili speculazioni edilizie, scongiurando che qualche privato possa comprare un capannone e costruire ciĆ² che gli pare. E poi c’ĆØ il fondamentale capitolo della viabilitĆ che migliorerĆ . Invece la crescita del numero dei nuovi cittadini sarĆ inferiore a quanto possibile e stimata in meno di 300 unitĆ . Infine cito l’importanza dell’edilizia convenzionata per la comunitĆ . Questi sono stati alcuni dei criteri ispirativi del Piano Regolatoreā.
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