A Bardonecchia in video collegamento il Ministro della Protezione Civile Musumeci

PARLA A BARDONECCHIA IL MINISTRO MUSUMECI

BARDONECCHIA – Parola dā€™ordine: prevenzione e diffusione della conoscenza dei rischi sul territorio. ƈ il messaggio, che arriva dal workshop ā€œI fenomeni di instabilitĆ  naturale in alta montagna. La colata detritica del 13 agosto 2023 a Bardonecchia: previsione, prevenzione e mitigazione dei processiā€, organizzato da SIGEA (SocietĆ  Italiana di Geologia Ambientale) in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche-IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica), lā€™ARPA e lā€™Ordine dei Geologi del Piemonte, lā€™UniversitĆ  di Torino – Dipartimento di Scienze della Terra ed il Comune di Bardonecchia. Allā€™incontro, aperto dal sindaco Chiara Rossetti, che ha ringraziato gli organizzatori ā€œper aver riportato lā€™attenzione su Bardonecchiaā€ sottolineando lā€™importanza della prevenzione e degli interventi di mitigazione del rischio necessari ā€œa contrastare il ripetersi di effetti catastrofici associati a simili eventiā€, ĆØ intervenuto in video collegamento il Ministro della Protezione Civile e le politiche del mare dellā€™Italia Nello Musumeci, che ha ricordato: ā€œCome Governo abbiamo dichiarato, a suo tempo, lo stato di emergenza, abbiamo anche erogato e, proprio in queste ore, al Governo porteremo la richiesta per una ulteriore erogazione di risorse per fare fronte alle esigenze che sono emerse dopo lā€™evento estremoā€.

DOPO L’ESONDAZIONE

A quasi un anno dalla grave esondazione, che coinvolse il paese di Bardonecchia il 13 agosto 2023, ā€œĆØ parso doveroso – spiegano i ricercatori di SIGEA – fare il punto sulle conoscenze dei fenomeni naturali, che sempre piĆ¹ spesso coinvolgono i centri abitati alpini anche a seguito di un evidente cambiamento climatico in attoā€. Fabio Luino, coordinatore Nazionale Rischio Geo Idrogeologico Sigea, promotore dellā€™incontro svoltosi a Bardonecchia, al termine del workshop ha sintetizzato, a seguito degli interventi durante la tavola rotonda, quali possano essere gli sviluppi futuri per la situazione di Bardonecchia. “Un monitoraggio strumentale sarĆ  il primo passo per mitigare il rischio per la popolazione: un monitoraggio strumentale giĆ  sperimentato su altri bacini dellā€™arco alpino aventi la stessa pericolositĆ  esistente in Bardonecchia“. ā€œLa programmazione del territorio ĆØ essenziale – ha detto Ugo De La Pierre, presidente dellā€™Ordine dei Geologi del Piemonte – occorre conoscere il territorio dal punto di vista geologico e geomorfologico, studiare la pericolositĆ  e il rischio, per poi capire quali siano gli interventi migliori: alcuni di tipo strutturale, ma anche quelli non strutturali. Tali interventi sono spesso determinati, perĆ², piĆ¹ da scelte politiche, come una pianificazione territoriale che permetta, quando ĆØ possibile, di delocalizzare le persone se la zona ĆØ a rischio. Serve – ha aggiunto – piĆ¹ informazione e formazione nei confronti della popolazione perchĆ© tutti sappiano su che tipo di territorio vivono e con quali problematicheā€.

Lā€™AGENDA, TUTTE LE NOTIZIE! COME?

Visita ilĀ sito internet. Iscriviti alla paginaĀ Facebook, clicca ā€œMi Piaceā€ e non perderti piĆ¹ nemmeno unaĀ notizia! Segui Lā€™Agenda suĀ Instagram,Ā TwitterĀ eĀ YouTube.