CHIOMONTE – Un motto che è diventato un brand e due Valsusine che fanno onore al paese d’origine. Sono nate a Chiomonte Valentina e Camilla Gallo, la prima diplomata in scultura presso l’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e specializzata in restauro della ceramica presso la scuola Maria Luisa Rossi, la seconda laureata, attrice e doppiatrice, studiosa delle tecniche di oreficeria e del design del gioiello e dell’accessorio contemporaneo. Due percorsi che, pur diversi, si sono incontrati con naturalezza e hanno dato origine al laboratorio del gioiello contemporaneo, nato nel 2012 appunto a Chiomonte. “Lo stemma del nostro paese raffigura un sole che illumina due grappoli d’uva sovrastati dalla frase Jamais Sans Toi, letteralmente “mai senza di te”, in antico dialetto occitano – spiegano le due artiste – Il sole e l’uva sono tra le suggestioni che ci hanno portato a identificare nella sfera il modulo ispiratore delle nostre creazioni”.
Sono nate così le composizioni modulari complesse, accuratamente realizzate a mano attraverso le prassi della ceramica artistica con l’argilla come materia, campo di conoscenza comune, luogo di evoluzione e ricerca continua. Dall’unione fra competenza e sensibilità della materia e metodi di lavorazione artigianale locali è scaturito un design moderno e originale, a cui si è aggiunto un attento studio di volumi e colori. Da questo insieme son nati accessori unici, curati con attenzione, preziosi leggeri e versatili che da domani, mercoledì 12 ottobre, si potranno ammirare durante l’inaugurazione della nuova sede di Jamais Sans Toi in via Catania 17 a Torino.
LE SETTE FONTANE
Il paese delle 7 Fontane. Risalgono di norma al XVI secolo, le date si ricavano dai millesimi quasi sempre scolpiti sulle loro fiancate. Delle sette fontane che un tempo costituivano il vanto di Chiomonte ed ornavano il “chemin royal” del paese, oggi vi è rimasto ben poca cosa: due fontane sulla via principale ed una terza poco discosta dalla Chiesa. Due delle fontane cinquecentesche, collocate anch’esse sulla via principale furono asportate; solo successivamente con i lastroni di queste due fontane si ricostruì un’unica fontana localizzata sulla strada che porta alla stazione ferroviaria.
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