Ricetto per l’Arte di Almese: prorogata la mostra “Exodos|Exit rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione”

ALMESE – Ricetto per l’Arte di Almese: prorogata la mostra “Exodos|Exit rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione“. Visto il grande successo, sia di critica, sia di pubblico, ottenuto all’inaugurazione e nei giorni successivi in cui era possibile visitarla in base alla normativa Ministeriale e considerata la chiusura successiva per il decreto in materia di Covid-19, la mostra “Exodos|Exit rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione” è stata prorogata fino al 30 aprile 2021. “Exodos |Exit rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione” è realizzata dalla Regione Piemonte con il patrocinio dell’Unione Montana Valle Susa e del Comune di Almese.

LA PROROGA

A tale proposito la Regione Piemonte ha deciso di prorogare fino al 16 maggio l’allestimento al Ricetto di Almese, per poter realizzare incontri con i fotografi. Una conferenza pubblica che si terrà al Teatro Auditorium Mario Magnetto di Almese con Stefano Tallia, giornalista RAI, e Paolo Siccardi, fotografo di Famiglia Cristiana, e altre testate giornalistiche nazionali oltre a proiezioni, workshop, e laboratori per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Le visite che saranno regolamentate dal DPCM che entrerà in vigore dal 6 aprile 2021 si effettueranno previa prenotazione al 328.9161589 oppure all’indirizzo cumale.ass@gmail.com. La sede espositiva, il Ricetto per l’Arte un piccolo borgo medioevale all’imbocco della Valsusa, situato sulla destra orografica del fiume Dora e parte del percorso della via Francigena, una Valle che fin dall’antichità è stata tra le aree privilegiate per il collegamento dell’Italia con l’oltralpe, grazie ai colli del Monginevro e del Moncenisio.

IL TERRITORIO

San Mauro situato nel territorio della città di Almese, circondato dai monti, il Musiné, il Monte Curt, la cima di Roccasella. Mete di camminatori e amanti della natura incontaminata. Un luogo dove il cielo e la terra si sfiorano, come nell’immaginario di ogni sognatore. Una terra contadina che dona frutti preziosi come le uve per produrre un vino da un antico vitigno come il Baratuciat, o le cipolle che nei giorni di festa con un’ antica ricetta si degustano ripiene di carne o dolci. Passeggiando nel piccolo borgo viene spontaneo innalzare gli occhi per osservare la magnificenza della Torre Medievale, che con i suo 26 m è la più alta ancora esistente in tutta la Valle, ed è proprio in quel gesto che lo sguardo incontra il cielo, e con lui le nuvole, che creano disegni sempre diversi.

INFORMAZIONI

Mostra, Ricetto per l’Arte, dal 28 marzo su prenotazione, Associazione Culturale Cumalè – cumale.ass@gmail.com, telefono 328.9161589.

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