Sestriere: il progetto “Colpo di zappa” per l’orto di montagna

SESTRIERE – Una nuova idea a Sestriere per curare il territorio. Il progetto si chiama “Colpo di zappa” ed è seguito dall’assessore Francesco Rustichelli. Un ettaro di terreno di proprietà comunale è dato in concessione a privati cittadini per attività agricole. Spiega Rustichelli. “La volontà di incentivare la produzione agricola di montagna è alla base del progetto. Dal prodotto poi si passa all’utilizzo attraverso ricette tipiche della nostra montagna. Si tratta di un’area sopra Champlas du Col e e Champlas Janvier ben assolata che potrebbe diventare il nostro orto del Sestriere“. Questo è il primo passo, poi, potrebbero nascere dei prodotti a denominazione che acquisirebbero un valore non solo economico.

ANDARE ALL’ORTO SI PUO’

Coronavirus, in Piemonte consentito spostarsi per la cura degli orti. Il presidente della Regione Piemonte ha confermato che non si opporrà alla decisione presa a livello nazionale dal ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova. Nessun provvedimento restrittivo dunque dalla Regione. Nonostante il Piemonte non sia ancora uscito dal periodo di piena emergenza per il Coronavirus, sarà dunque possibile spostarsi in un altro comune diverso da quello di residenza per la cura degli orti. A condizione però che l’orto o il piccolo appezzamento di terra sia utilizzato per la produzione degli ortaggi a uso della famiglia. E che ci si rechi da soli. Non sono ammessi però i lavori negli orti delle seconde case, questo per non dare adito a spostamenti ingiustificati.

DAL SITO DEL GOVERNO

Sul sito del Governo Italiano Presidenza del Consiglio dei Ministri leggiamo. Domanda: “È consentito, anche al di fuori del Comune di residenza, lo svolgimento di attività lavorative su superfici agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alle produzioni per autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione?” Risposta: “Si, la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nel codice ATECO “0.1.” e sono quindi consentite. A condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva. E che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito“.

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