TORINO – 12 milioni per ampliare gli orari degli asili nido in Piemonte. La Regione Piemonte lancia una misura straordinaria a favore delle famiglie e in particolare delle donne. Con 12 milioni di euro tra Fondo sociale europeo e risorse proprie sosterrĆ i servizi per lāinfanzia da 0 a 3 anni a titolaritĆ comunale. Lāobiettivo ĆØ ampliare dallāanno 2021-22 gli orari di queste strutture, che potranno garantire cosƬ una maggiore flessibilitĆ in relazione alla variabilitĆ delle condizioni lavorative e degli stili di vita attuali. āLa famiglia – ha evidenziato il presidenteĀ Alberto CirioĀ presentando lāiniziativa con lāassessore al Lavoro e allāIstruzioneĀ Elena ChiorinoĀ – ĆØ fondamentale nella societĆ . Uno strumento come questo ĆØ ciĆ² che fa sƬ che una famiglia decida di fare un figlio. Crediamo di essere in scia con il giusto auspicio di Papa Francesco e del presidente del Consiglio Draghi varando una misura che punta a favorire il piĆ¹ possibile la genitorialitĆ . Vogliamo fare in modo che una famiglia dopo avere fatto un figlio non sia lasciata sola. Ma possa avere l’aiuto delle istituzioni. Intendiamo cosƬ dare una risposta concreta alle famiglie piegate dalla crisi legata al Covid. Risposta particolarmente importante perchĆ© riguarda bambini che non si possono lasciare a casa neppure con un fratellino piĆ¹ grandeā.
UN SUPPORTO
“Abbiamo predisposto – ha proseguito Chiorino – una misura strutturale con un piano di potenziamento. Prevede la riduzione delle tariffe e il prolungamento degli orari degli asili nido. PerchĆ© le donne non debbano piĆ¹ rinunciare al proprio lavoro in quanto buona parte dello stipendio finisce nel nido. Oltre ad aiutare le famiglie a lavorare e invertire quella curva della denatalitĆ che preoccupa tutta l’Italia, e il Piemonte purtroppo non ĆØ da meno. Prolungando gli orari degli asili nido incrementiamo l’occupazione femminile, perchĆ© evidentemente sarĆ necessario maggior personale e di conseguenza soprattutto educatrici, quindi parliamo nuovamente di donne. Vogliamo anche dare un supporto concreto ai sindaci per mantenere i servizi sui territori, evitandone cosƬ la desertificazione“.
IL DETTAGLIO DELLA MISURA
I destinatari del contributo saranno i Comuni, in forma singola o associata (compresi quindi anche consorzi e unioni), titolari di nidi, micro-nidi e sezioni primavera. Lāampliamento dellāorario potrĆ essere attivato dal lunedƬ al venerdƬ e/o il sabato mattina, in aggiunta allāorario standard garantito. SarĆ cosƬ possibile migliorare la qualitĆ della prestazione offerta da queste strutture, incentivando cosƬ il mantenimento della cultura del servizio a titolaritĆ pubblica. Il sostegno risulterĆ essere particolarmente significativo soprattutto per i Comuni con ridotta densitĆ demografica, inserendosi nel quadro delle politiche di tutela e promozione della maternitĆ , anche al fine di contrastare lo spopolamento dei territori montani e marginali.
LA SITUAZIONE IN PIEMONTE
Nell’ultima rilevazione, risalente al 30 giugno 2020, il quadro complessivo dei servizi educativi per l’infanzia in Piemonte evidenzia una situazione nel complesso positiva in termini relativi, ma con significativi margini di miglioramento in particolare sotto il profilo della qualitĆ della prestazione: a fronte di una popolazione in etĆ compresa fra 0 e 3 anni di 88.400 bambini sono disponibili quasi 27.000 posti nei servizi pubblici e privati. L’indice posti bambino/popolazione ĆØ del 30,48%, che diventa 34,78% – superiore al 33% raccomandato dall’Europa – se si considera la quota di popolazione bambina āanticipatariaā alla scuola dell’infanzia, negli ultimi anni scolastici in progressivo aumento.
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