Vivere nelle località di montagna tutto l’anno grazie allo smart working

Vivere nelle località di montagna tutto l’anno grazie allo smart working. A lanciare l’idea è Courmayeur: la località montana infatti si è candidata in questi giorni a meta per lo smart working. Grazie alla vicinanza a importanti vie di comunicazione e a servizi efficienti, il comune più noto della Val D’Aosta ai piedi del Monte Bianco lancia un manifesto per promuovere il lavoro agile. Perché dunque non attuarlo anche nelle località dell’Alta Valsusa? Sarebbe un’ottima opportunità per le località montane di attrarre nuove figure professionali e aprire le porte a nuovi turisti. I quali potrebbero lavorare a distanza in un ambiente montano unico per salubrità e bellezza. Sostenendo al contempo l’economia locale. Nuove frontiere da esplorare dunque, oltre a quelle dello sport pesantemente colpito dall’epidemia dell’ultimo anno.

IL RIPOPOLAMENTO DELLA MONTAGNA

La pandemia di Covid-19 ha intensificato un fenomeno che si verificava già da diversi anni. Il ripopolamento della montagna. Sono stati in molti a scegliere di trascorre il primo periodo di lockdown nelle località alpine della Valsusa e della Valsangone. Si è trattato di persone provenienti da Torino e dalla sua area metropolitana, in fuga da un confinamento forzato in casa. Anche se non ci si poteva allontanare dall’abitazione, trascorrere questo brutto momento in una località di montagna è stato certamente meglio che rimanere confinati in un piccolo appartamento.

LE MODERNE TECNOLOGIE

Tutto questo è stato favorito da un’ottima connessione di rete. Essa ha permesso alle persone di lavorare in smart working in montagna. Oltre che da servizi turistici avanzati e dall’ambiente incontaminato che offrono le nostre località montane. Durante l’estate la mancanza di turisti stranieri è stata in parte compensata dall’arrivo di villeggianti italiani. Tantissimi si sono innamorati dello splendido paesaggio. Molti di questi stanno pensando di trasferirsi in montagna.


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LE CLASSI AGIATE

In Piemonte, così come in tutta Europa, le località montane stanno accogliendo nuovi abitanti. Si tratta di manager, imprenditori e professionisti in cerca di un nuovo stile di vita. Le Alpi, con i loro ampi spazi aperti, rappresentano un luogo ideale. Lo sviluppo delle infrastrutture e le moderne tecnologie hanno reso possibile questo cambiamento. Senza considerare il fatto che l’acquisto di una casa nelle terre alte è un fruttuoso investimento. Questo fenomeno impatterà positivamente sui piccoli centri abitati a livello demografico. Mentre le grandi città, subiranno un contraccolpo economico. Diminuiranno infatti le loro entrate tributarie.

I GIOVANI E LA MONTAGNA

Il fenomeno non riguarda solo le classi agiate. Sono infatti sempre più numerosi i giovani che si trasferiscono nelle terre alte. Qui avviano nuove attività imprenditoriali. A tale scopo la Città Metropolitana di Torino ha istituito lo sportello di consulenza gratuita “Vivere e lavorare in montagna”. È nato per chi immagina, per sé e per la propria famiglia, una vita di lavoro in montagna. Propone un percorso di mentorship, networking e matching finalizzato a costruire percorsi di inserimento socio-lavorativo di vita e imprenditoriale.

COME ACCEDERE ALLO SPORTELLO “VIVERE E LAVORARE IN MONTAGNA”

Per il momento l’attività dello sportello è svolta solo da remoto. La sua fase di sperimentazione è terminata il 31 dicembre 2020. Momentaneamente sospeso, riprenderà le attività ad aprile 2021. Nei 3 mesi di chiusura sono previste dirette Facebook e la condivisione di contenuti online. Per informazioni: montagna@cittametropolitana.torino.it

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Testo di Andrea Carnino. Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!