Villar Focchiardo dice addio a Giovanni Cartot, un milione di passi della vita

VILLAR FOCCHIARDO – Villar Focchiardo dice addio a Giovanni Cartot. Cā€™incontravamo sempre, sino ad alcuni anni fa, per quella stradina che attraverso i castagneti della zona della cappella di Sante Lucia conduce su fino a Piancampo. Lo vedevo apparire da lontano e lo aspettavo. Giovanni Cartot, con passo spigliato e veloce – quasi una corsa lenta che avrebbe potuto percorrere ad occhi chiusi tanto conosceva alla perfezione tutti gli angoli della montagna villarfocchiardese ā€“ mi raggiungeva e si fermava a parlare. Mi piaceva quella sua voce. Quel timbro, quella parlata nel patois ā€œdou vilĆØā€che, piĆ¹ che da tutti gli altri ho appreso da lui. In quel nostro tempo allā€™ombra dei grandi castagni. Alcune parole che avevo udito da infante ed oggi molto desuete me le aveva ā€œtradotteā€ lui con la verve della lingua viva.

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A VILLAR FOCCHIARDO

Partiva inevitabilmente dal quel pezzo di DNA. Avevamo in comune per via di una parentela generatasi allā€™indietro nel tempo e rimembrava con nostalgia di quel tempo perduto. Di quel tempo perduto che aveva scandito i suoi passi. Amava ricordare quel Villar di ieri. Spesse volte con ā€œteni vive lā€™reis – tener vivi le radici – sottolineava lā€™importanza di ricordare la memoria di ieri quasi fosse un antidoto alla smemoratezza del domani e dellā€™altro ieri. Dalle ā€œdisdesieā€dellā€™Epifania, al negozio di cartoleria che papĆ  Attilio e mamma Mariā€™ Schiari avevano in paese. Amava ricordare le salite, davvero infinite, sulle montagne del Villar e della valle, quel passo verso lā€™alto che era anche una metafora e che lo spinse ad essere uno dei fondatori del GAV, il Gruppo Alpinistico Villarfocchiardese.

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LA FESTA DI COSMA E DAMIANO

Accadde nel 1954 in occasione della festa patronale dei Santi Cosma e Damiano. Assieme a Giancarlo Blandino, Luigi Garis e Luigi Guerra si autotassĆ² di 250 lire per raggiungere le 750 lire necessarie per compiere i primi passi propedeutici alla nascita del GAV. Fu ufficializzata lā€™8 novembre di quellā€™anno. Come non ricordare poi lā€™escursione in solitaria, in bicicletta, verso la fine degli Anni Ottanta dal Villar sino a Santiago di Compostela? O le innumerevoli salite alle alpi dellā€™Orsiera RocciavrĆØ o al Rocciamelone? O gli innumerevoli passi in ogni altrove?

UN MILIONI DI PASSI

Quando sā€™accomiatava Giovanni Cartot riprendeva lesto la sua camminata: il ā€œmilione di passi della vitaā€ era parte dellā€™itinerario di ogni giorno che inesorabilmente arriva allā€™ultimo. Ed oggi che ĆØ lā€™ultimo mi piace immaginare Giovanni Cartot da qualche parte sulle montagne del cielo guardare giĆ¹ lo scorrere del fiume del tempo che inesorabilmente si porta via un altro pezzo di vita e del passato. Dicono che il passato sia sempre morto e sepolto. Non so se ĆØ vero ma penso che finchĆØ cā€™ĆØ memoria niente ĆØ davvero dimenticato e sepolto. Forse, finche cā€™ĆØ memoria, nulla davvero ĆØ solo passato (ā€¦)giovanni 2

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Di Mario Raimondo. Iscriviti alla nostra pagina Facebook Lā€™Agenda News: clicca ā€œMi Piaceā€ e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti piĆ¹ nemmeno unaĀ notizia!