VILLAR DORA – Villar Dora: una piazzetta per Martino Franchino, il sindaco socialista dopo la guerra.
UNA PIAZZA A MARTINO FRANCHINO, IL SINDACO CHE RICOSTITUÌ IL COMUNE DI VILLAR DORA
Lunedì 1° maggio a Villar Dora è stata intitolata la piazza della Cooperativa a Martino Franchino. Presente il sindaco Savino Moschia e la famiglia Franchino. Nato a Villar Dora nel 1907 e morto nel 1994, fu sindaco con la tessera del Partito Socialista Italiano. Nel 1961 fu nominato Cavaliere della Repubblica dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Un passo indietro. Dopo la Liberazione, il 27 aprile 1945, il Comitato Liberazione Nazionale nominò Franchino sindaco di Almese, sotto il quale il regime fascista aveva inglobato anche Villar Dora, Rivera e Milanere. Fu lui a promuovere la ricostituzione di Villar Dora in Comune autonomo.
LA STORIA DEL COMUNE NEL NOVECENTO
Nel 1928 il regime fascista impone l’accorpamento di Villar Dora con Almese. In Valsusa ciò accadde anche a diversi comuni in alta Valle come ad esempio: Beaulard, Fenils, Molliers e Rochemolles. La logica era quella dei costi e di una maggiore capacità di grandi comuni, rispetto a quelli più piccoli, della gestione corretta del territorio. Una diminuzione di cariche doppie a fronte di un maggior bilancio, tutto a vantaggio dei cittadini contribuenti. Ma per una questione di mera logica campanilistica, dopo la Seconda Guerra Mondiale, sia Villar Dora che Vaie ritorneranno comuni autonomi. Per far ciò a Villar Dora fu costituito nel 1947 un comitato formato da: Martino Franchino, Giuseppe Coletto, Don Oreste Caramello, Felice Richetto, Gaspare Coletto, Edoardo Ferrero, Mario Richetto, Giuseppe Ferrero, Crescentino Grande, Ladino Adorno. L’iter burocratico riportò la municipalità a Villar Dora con il Decreto del Presidente della Repubblica dell’11 aprile 1955.
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